Campagna ''PACE IN UGANDA''
Publié le 31-08-2009
Ricordiamo a tutti i lettori di N.P. e di Giovanipace.org di spedire le cartoline "PACE IN UGANDA", ancora disponibili presso l'Arsenale della Pace.
Nel nord Uganda dal 1986 c’è un conflitto armato che ha già causato 100.000 vittime, oltre un milione e mezzo di sfollati, interi villaggi distrutti, violazioni dei diritti civili e tanta miseria. Più di 20.000 bambini sono stati rapiti e costretti a diventare soldati e schiave dei ribelli; chi non è morto ed è riuscito a fuggire, ora è profondamente segnato nel corpo e nella psiche. Questa guerra continua da 18 anni (mentre in passato le guerre tribali duravano giorni o mesi) forse perché sono in gioco interessi internazionali. E’ necessaria allora una mobilitazione dell’opinione pubblica internazionale, perché arrivi forte ai responsabili politici e alle organizzazioni internazionali l’appello a fermare questa guerra e ad assicurare il rispetto dei diritti umani, a cominciare dai profughi, dando forza a tutti coloro che, come l'Arlpi (Acholi Religious Leaders Peace Initiative), con coraggio denunciano ingiustizie e violenze, soccorrono le vittime e si impegnano sulla strada del dialogo, per favorire una reale prospettiva di pace. |
Perciò 24 organizzazioni e riviste italiane, tra cui Nuovo Progetto, invitano ad inviare cartoline con l’appello a: Segretario dell'ONU, Kofi Annan Presidente della Commissione dell'UE, José Barroso Presidente della Commissione Pace e Sicurezza dell'Unione Africana, Said Djinnit Presidente dell’Uganda, Yoweri K. Museveni. Il disegno sulle cartoline è stato fatto da un bambino acholi, rapito dai ribelli e poi scappato, che non riesce a cancellare l’immagine della tragedia sofferta con la gente del suo villaggio. |
Il testo in italiano dell’appello: Follia in Uganda UGANDA: ferite indelebili I bambini primo bersaglio |