ECUADOR: ombelico della terra
Publié le 31-08-2009
Paese multietnico, multiculturale, già Gran Regno di Quito, culla dell’ultimo sovrano inca Atahualpa. Terra di uomini umili, lavoratori eredi dei Quechua, con una visione del cosmo differente grazie alla loro posizione nell’ombelico della Paccha Mama (la Madre Terra).
di Maria Estela Alvarez
Situato nella parte nord-occidentale del Sudamerica, confina a nord con la Colombia, a sud e ad est con il Perù, ad ovest con l’oceano Pacifico. Ha una popolazione di 12 milioni di abitanti, a maggioranza di origine meticcia (risultato della mescolanza tra spagnoli ed indigeni). Il Paese deve il suo nome al fatto che è attraversato dal parallelo 0, meglio conosciuto come Linea dell’Equatore per essere posizionato al centro esatto del pianeta terra. Ha una geografia irregolare, con quattro zone geografiche ben delimitate: Costa, Sierra, Amazzonia e Galapagos. |
Nella regione della Costa, tutte le creature vivono in libertà, l’azzurro del cielo si confonde con quello dell’acqua, l’oceano la bagna da nord a sud ed il clima caldo secco oscilla dai 36 ai 18 C°. La regione è geograficamente pianeggiante, ricca di risorse naturali, adatta alle coltivazioni tipiche delle zone tropicali. Troviamo immense piantagioni di banane, delle quali l’Ecuador è orgoglioso di essere il primo produttore mondiale, così come è il primo produttore di riso del Sudamerica grazie alla produzione estensiva. Il cacao ecuadoriano gode di una fama internazionale per il suo aroma particolare. In sviluppo la pesca e l’allevamento dei gamberi, tanto da posizionarlo a livello mondiale. Nelle immense steppe verdeggianti possiamo incontrare i frutti più esotici. |
Capitale: Quito Superficie: 283,560 km2 Popolazione: 13.755.680 Tipo di governo: repubblica Speranza di vita alla nascita: 76,6 anni Tasso di alfabetizzazione della popolazione adulta: 91% |
La regione della Sierra è attraversata da nord a sud dalla Cordigliera delle Ande, e vi troviamo il fenomeno naturale delle hoyas, immensi altopiani nel mezzo di montagne e nevai. La regione amazzonica prima del conflitto territoriale con il vicino Perù costituiva la metà del territorio ecuadoriano. Il Gran Rio delle Amazzoni nasce nel nostro territorio. Storicamente e di diritto l’Ecuador può essere definito un Paese amazzonico. Ecco l’ambiente delicato della foresta, con la sua esuberanza di alberi millenari di legname prezioso come guayacan, mogano, balsamo, teck, cannella, e la varietà di animali in via d’estinzione, come l’orso dagli occhiali, l’enorme orso formichiere, il boa, che vivono in simbiosi facendo di questa zona un’area estremamente importante, perché parte del grande polmone d’ossigeno del pianeta. |
Lungo la strada per il vulcano Chilotoa, sulle Ande.
Un bambino con un lama.
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Le multinazionali non tengono in alcuna considerazione tutto ciò e l’unica cosa che vogliono è ottenere un profitto, a costo di rovinare l’equilibrio dell’area con il taglio impietoso di alberi millenari della foresta vergine e con lo sfruttamento inarrestabile del petrolio in Amazzonia, secondo produttore del Sudamerica dopo il Venezuela. Le popolazioni indigene che abitano questa immensa regione non conoscono l’ambizione per il denaro, bensì il culto per la vita in tutte le sue manifestazioni, sia la vita primaria o in forme elementari come quella delle creature inferiori, sia quella dell’uomo, inteso come parte integrante dell’ecosistema e non come dominatore. |
La regione insulare: non è una casualità che il famoso scienziato Charles Darwin abbia osservato, studiato e formulato la Teoria dell’evoluzione qui, nelle famose isole incantate delle Galapagos, dove la flora e la fauna sono uniche, tanto che l’UNESCO le ha denominate patrimonio naturale dell’umanità. In queste isole si trovano piante endemiche, varie specie di uccelli - tra cui spiccano il fringuello, la sula variegata dalle zampe azzurre, pinguini - e animali a rischio di estinzione: l’iguana marina, la foca, la balena gobba.
Se da una parte si è persa l’identità monetaria e la sua moneta ufficiale è il dollaro americano, nello stesso tempo il Governo ha aperto le porte a tutti coloro che desiderano investire nel Paese. |