Proposta del Sermig per la Scuola Secondaria di secondo grado A.S. 2022-2023
Premessa
Il Sermig - Servizio Missionario Giovani- nasce a Torino nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e sua moglie Maria, condiviso da un gruppo di amici: sconfiggere la fame nel mondo e le ingiustizie sociali.
Dal 1983 la sede del Sermig diventa l’Arsenale della Pace: un ex arsenale militare trasformato con l’aiuto di migliaia di persone in una casa aperta 24 ore su 24 per chi vuole cambiare vita ed è in cerca di speranza; per i giovani che vogliono trovare il senso della loro vita; per chi vuole vivere esperienze di spiritualità, cultura e formazione; per chi vuole “restituire” qualcosa di sé agli altri: tempo, professionalità, beni spirituali e materiali. Negli anni il Sermig continua a portare solidarietà, sviluppo, cultura, cure a popolazioni colpite da guerre, fame, calamità naturali per un totale di 3750 progetti in 155 nazioni di tutti i continenti. Dal 1996 il Sermig è presente anche a San Paolo del Brasile con l’Arsenale della Speranza, dal 2003 a Madaba in Giordania con l’Arsenale dell’Incontro e dal 2006 a Pecetto Torinese con l’Arsenale dell’Armonia.
La storia del Sermig è una storia di dialogo, di accoglienza, di pace, fatta di ideali e di volti: giovani e adulti, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache, sacerdoti che hanno dato vita alla Fraternità della Speranza, per essere vicini agli uomini e alle donne del nostro tempo.
Consapevoli della povertà del nostro tempo – fatta di disinteresse, sfiducia e ripiegamento su sé stessi, confusione, assenza di valori – consideriamo i giovani primi destinatari dell’azione educativa, di volta in volta declinata in attività di servizio, condivisione e formazione permanente.
Gli Arsenali mettono da sempre i giovani al primo posto, credono in loro, nelle potenzialità e nei sogni che possono esprimere, a patto che ognuno abbia il coraggio di dire i sì e i no che contano nella vita. La chiave è dare loro fiducia, metterli davanti alle sfide del nostro tempo, con un messaggio chiaro: il mondo cambia se cambio io.
Proposta per gli studenti
L’anno scolastico da poco finito ha incontrato 2 situazioni complesse e difficili da affrontare: il protrarsi della pandemia, che ha messo a dura prova la capacità di vivere con serenità il presente e progettare il futuro; la guerra in Ucraina, che ha portato in tutti paura, sconcerto, senso di impotenza.
Ci siamo accorti di quanto la parola pace sia minata nelle sue fondamenta, di quanto sia fragile la nostra vita e il contesto (anche europeo) in cui viviamo.
Da qui è nata la necessità di riflettere sul significato del valore della pace, ri-impastarlo con la nostra vita, di ridare sostanza alle motivazioni che ci possono portare a difendere la pace, nella nostra vita, nelle nostre realtà di appartenenza, nella nostra nazione.
Mai come in questo tempo abbiamo bisogno di educarci alla pace, di cambiare il nostro sguardo sul mondo e di capire che abbiamo bisogno di mettere insieme tutti i popoli e ricostruire le relazioni a partire dalla comune appartenenza alla famiglia umana.
Insieme a questo percorso, proponiamo con rinnovata convinzione la partecipazione online o in presenza al percorso di formazione dell’Università del Dialogo, e agli incontri di Piazza Giovani, occasioni preziose per incontrare testimoni ed esperti per allargare lo sguardo sul mondo e sulle implicazioni della pace, a livello personale e comunitario.
Questi appuntamenti fanno parte del percorso di formazione permanente, che ci aiuta a essere attivi e consapevoli di una realtà come quella in cui viviamo, in continua evoluzione.
Destinatari della proposta
Classi delle scuole secondarie superiori.
La proposta è adatta anche a ragazzi diversamente abili, poiché la struttura è priva di barriere architettoniche.
Le ore dedicate alla partecipazione al progetto possono rientrare nelle attività di EDUCAZIONE CIVICA. Alcune attività possono rientrare nelle ore riconosciute come PCTO.
Contenuto
Il coinvolgimento e il dialogo con i giovani svilupperà il tema della pace, vista secondo diverse dimensioni:
- Il bisogno di educarsi e di rinnovare le motivazioni della pace, giovani e adulti insieme.
- La consapevolezza che pace non è una parola, ma un fatto, che chiede di trasformare in ognuno di noi scelte, azioni, relazioni, per diventare cittadini responsabili e custodi del dialogo e della dignità di ogni persona.
- La (ri)scoperta del valore della condivisione: l’esperienza della missione umanitaria Sermig in Ucraina e della grande mobilitazione di solidarietà che ci ha permesso di portare 1500 tonnellate in meno di 2 mesi.
- La necessità di comprendere le conseguenze della guerra, a partire dal vissuto delle popolazioni ucraine e dalla fotografia attuale rispetto alla corsa agli armamenti e le spese militari.
- L’importanza di risvegliare la propria coscienza, come bussola per orientare le proprie scelte e comprendere che “il vero nemico è l’odio e che il nostro futuro si difende con la pace”.
- La possibilità di ripensare alle classi e ai gruppi di appartenenza come laboratori di pace.
Articolazioni della proposta
1. Visita dell’Arsenale + Workshop sul tema della pace (3 ore di attività)
Percorso rivolto al singolo gruppo classe
Visita: Presentazione del percorso attraverso il quale un piccolo gruppo di giovani senza grandi risorse è arrivato a dar vita all’esperienza dell’Arsenale della Pace, che offre ogni giorno ascolto e aiuto concreto a migliaia di persone in Italia e nel Mondo.
Workshop: Laboratorio in cui gli studenti, attraverso dinamiche attive e lavori di gruppo, lavoreranno sul tema della pace, partendo da una riflessione sulle guerre e sui conflitti che viviamo, per arrivare a riconoscere che la pace conviene e dipende da ciascuno di noi.
A seguito di questo primo incontro è possibile continuare la collaborazione attraverso ulteriori attività di carattere pratico e/o culturale:
2. Attività di volontariato (opzionale)
Ai singoli studenti interessati a continuare a partecipare alle attività dell’Arsenale, proponiamo di inserirsi nel percorso di volontario che da diversi anni coinvolge i giovani di Torino e dintorni. Un’occasione per approfondire i valori che si vivono all’Arsenale della Pace (accoglienza, corresponsabilità, dialogo, apertura al mondo, pace, solidarietà) e per sperimentare che, con le proprie scelte personali, si può contribuire ad affrontare i grandi problemi di oggi e superare il senso d’impotenza che ci rende spesso estranei ed indifferenti, distaccati dalla realtà.
Il servizio principale che proponiamo riguarda l’ambito della manualità e del servizio alla persona. Nello specifico, attraverso attività di selezione e preparazione degli aiuti umanitari di indumenti, alimentari, a favore delle missioni che sosteniamo, e l’affiancamento nel lavoro di preparazione e distribuzione dei pacchi e dei materiali che vengono distribuiti a persone in difficoltà della città di Torino.
A chi è disponibile a fare servizio per un periodo prolungato e manifesta delle attitudini al riguardo, proponiamo di inserirsi nel servizio di animazione e doposcuola rivolto ai bambini e ai ragazzi di 20 nazionalità del multietnico quartiere di Porta Palazzo, attraverso il sostegno individuale per il recupero scolastico e la realizzazione di attività ludico-ricreative.
L’attività di volontariato può essere riconosciuta come PCTO, previa convenzione.
3. Università del Dialogo e Piazza Giovani (consigliato)
Percorso rivolto alle classi e ai singoli studenti, a cui è possibile partecipare anche online
Le riflessioni maturate nel workshop troveranno strumenti e occasioni di approfondimento nella partecipazione a uno o più appuntamenti dell’Università del Dialogo e di Piazza Giovani, le proposte culturali promosse ogni anno dal Sermig, per offrire ai giovani e agli adulti uno spazio di formazione permanente che stimoli ad essere attivi e consapevoli di una realtà come quella in cui viviamo, in continua evoluzione. I giovani potranno confrontarsi con testimoni, scrittori, artisti, esperti di vari settori che quest’anno ci aiuteranno ad approfondire le varie sfaccettature della parola pace. Tra gli ospiti delle scorse edizioni: Staffan del Mistura, Mauro Magatti, Francesco Occhetta, Daniela Lucangeli, Edoardo Greppi…
Tempistiche previste
Le attività con le singole classi si svolgeranno da novembre a maggio, secondo un calendario da concordare con la segreteria del Sermig. La programmazione dell’Università del Dialogo e di Piazza Giovani sono in via di definizione.
Mensile Nuovo Progetto
Al termine dell'esperienza abboneremo per un anno ogni classe alla nostra rivista mensile Nuovo Progetto che verrà inviata in formato pdf. Crediamo che sia uno strumento importante per la formazione degli insegnanti, per stimolare dei ragionamenti sulla pace e proseguire il cammino di educazione alla pace nelle proprie realtà quotidiane.
Preparazione
Per favorire il coinvolgimento personale dei ragazzi si propone di preparare l’esperienza con una raccolta di generi di prima necessità che saranno poi utilizzati per la realizzazione di progetti di solidarietà. Segnaliamo in particolare la necessità di alimenti a lunga conservazione (alimenti per bambini, farine, latte, riso, carne in scatola, tonno, legumi secchi, farina, scatolame, biscotti, sale, zucchero, olio in latta).
Proponiamo a tutte le classi anche la lettura di uno dei libri che raccontano l’avventura del Sermig:
- Ernesto Olivero, Dio non guarda l’orologio, Ed. Priuli & Verlucca
- CD Laboratorio del Suono, L’amore resiste
Informazioni, modalità di adesione e contatti
Ulteriori informazioni sul progetto, sulle modalità, sul PCTO, sulle tempistiche, per valutare specifiche eventualità, e per aderire al progetto è necessario inviare una email alla segreteria del Sermig all’indirizzo sermig@sermig.org oggetto “Progetto Scuole – LE RAGIONI DELLA PACE”. Dopo l’invio della vostra email riceverete il link per il modulo di iscrizione. Sarà possibile aderire fino ad esaurimento posti.
Sede delle attività in presenza:
Sermig – Arsenale della Pace
Piazza Borgo Dora, 61 – 10152 Torino
Referenti di progetto
Nicol Busi, Maria Chiara Faggio, Elena Gervasoni
0114368566 - sermig@sermig.org - www.sermig.org