Iftar all'Arsenale dell'Incontro

Publié le 26-07-2014

de Redazione Sermig

Durante il mese di Ramadan i musulmani di tutto il mondo osservano il diguno dal sorgere del sole fino al tramonto. Tutte le sere le famiglie si riuniscono con parenti, amici e vicini per l'iftar, il momento in cui, al tramonto del sole, si rompe il digiuno. Questo pasto comune diventa spesso anche occasione di condivisione con le persone più in difficoltà, e numerose associazioni e gruppi qui in Giordania si attivano durante il mese di Ramadan per raccogliere e distribuire cibo alle famiglie bisognose oppure per organizzare iftar a scopo caritativo.

Quest'anno abbiamo pensato di organizzare un iftar anche qui all'Arsenale dell'Incontro per i nostri studenti e le loro famiglie ed è diventata l'occasione per toccare con mano ancora una volta come il bene e la bontà che in questa casa tante persone hanno trovato, attraggano a loro volta altro bene, altra bontà, tanta condivisione.

Desideravamo fare l'iftar per creare un'occasione di condivisione tra le famiglie dei bambini e dei ragazzi della scuola, i nostri volontari, i dipendenti e le loro famiglie. Ma la realizzazione di questo progetto sembrava difficile, perchè per poter fare un iftar bisogna avere da mangiare e da bere per tutte le persone che si invitano e sapevamo che il numero dei partecipanti sarebbe stato alto!

Così abbiamo cominciato a cercare persone che fossero disponibili ad aiutarci. CA uno dei nostri giovani volontari è venuto in mente che un'associazione che conosceva forse poteva aiutarci, e con grande emozione, li ha invitati a venire a visitare l'Arsenale. La commozione per ciò che hanno visto è diventata operativa e così hanno deciso di offrirci per l'iftar 250 pasti pronti.

Intanto insieme ai dipendenti della scuola abbiamo cercato altre offerte e con nostro grande stupore il padrone di un ristorante di Madaba che ci conosce ci ha regalato altri 100 pasti, venendo personalmente a servirli la sera dell'iftar. Ma la Provvidenza non si e' limitata a questo!

Il papa' di uno dei bambini della scuola, che affitta sedie e tavoli di plastica per le feste, ha scelto di metterceli a disposizione gratuitamente per l'occasione. E poi tra i dipendenti e le famiglie qualcuno ha portato l'acqua, qualcuno i succhi di frutta, qualcuno i datteri e la frutta. Così abbiamo potuto condividere insieme un iftar con 350 persone, in un clima di famiglia e di festa che non era per nulla scontato. Ci siamo ritrovati insieme, cristiani e musulmani, volontari italiani e volontari giordani, famiglie dei ragazzi della scuola e famiglie dei dipendenti, disabili e non... in un modo naturale, normale, perchè la festa di uno, all'Arsenale può diventare la festa di tutti.

Abbiamo lavorato per preparare, e poi cenato, giocato, ringraziato e riordinato l'Arsenale come fossimo tutti a casa nostra e insieme ci siamo stupiti di quante persone si sono fatte Provvidenza, perchè il bene che qui cerchiamo di fare si sta allargando e sta coinvolgendo sempre più persone, sempre più famiglie. Al termine della festa tanti volti sereni, tanti "grazie", tanti sguardi commossi, anche da parte di chi ci ha aiutato ed è andato via dicendo: "Grazie di cuore, perchè stasera non sono stato io a fare un regalo a voi, siete stati voi a farlo a me!".

Quello che abbiamo vissuto ci rafforza nel desiderare e sperare, soprattutto in questi tempi particolarmente difficili per la nostra terra, che il bene che abbiamo toccato con mano possa allargarsi sempre di più, perchè abbiamo visto, ancora una volta, che è possibile vivere insieme, in pace.


Ce site utilise des cookies. Si tu continues ta navigation tu consens à leur utilisation. Clique ici pour plus de détails

Ok