AVVENIRE - Oltre le insopportabili ingiustizie... di Ernesto Olivero
Publié le 11-08-2022
Pensieri dall'Arsenale
Oltre le insopportabili ingiustizie
Come stai? A questa domanda di solito rispondo: mi meraviglio ma bene.
Poi però aggiungo: sono serenamente insoddisfatto.
Sereno, perché faccio quello che posso per un mondo più vivibile.
Insoddisfatto, perché le carognate le vedo, vedo purtroppo le persone senza meriti avere la meglio su chi ha faticato, studiato, creduto, praticato il bene.
Allora dentro di me mando un'intima carezza a tutti quelli che in modi diversi patiscono ingiustizie.
Nell'uomo c'è la verità; bisogna essere liberi di dirla senza giudicare gli altri, senza condannare nessuno.
Chi ci riesce, e lo so che è difficile, è un pensatore e un filosofo che, anche da sconosciuto, può fare molto bene all'umanità, alla piccola o grande porzione di umanità con cui il suo cuore viene a contatto.
E mentre il mondo patisce violenze e ingiustizie, imperversa anche un caldo cattivo come una prigione. li filosofo, ben consapevole di non poter cambiare lo stato del clima, accoglie i quaranta gradi con indifferenza, e senza un lamento.
Il caldo, misteriosamente, diventa più sopportabile.
Non così le ingiustizie.
Quelle, solo Gesù può aiutarci a farlo.
Perché le toglie dalle nostre povere spalle per metterle sulle sue.
Ernesto Olivero
Avvenire.it
10 agosto 2022