Anplagghed
Publié le 12-09-2011
Il nuovo spettacolo teatrale di Aldo Giovanni & Giacomo, regia del trasformista Arturo Brachetti, ha iniziato il 3 febbraio la tournée che toccherà i maggiori palasport italiani.
di Simone Baroncia
All’inizio di febbraio 2006 ha debuttato a Fabriano il nuovo spettacolo teatrale di Aldo, Giovanni & Giacomo, sotto la sapiente regia di Arturo Brachetti: “Anplagghed”. Un disco volante, proveniente dalle sperdute galassie dell’universo, atterra sulla terra in cerca di nuove forme di vita. Al primo esame gli alieni scoprono che il pianeta è abitato, ma ha un’atmosfera inquinata; poi vengono in contatto con le forme di vita umana e, a mano a mano, fanno conoscenza dell’uomo, scoprendone i difetti.Lo spettacolo è la descrizione di una città, dove la gente va veloce, si insulta, escogita ogni sotterfugio per ‘ingannare’ l’altro: sono i vizi dell’italiano. Una commedia che mette a nudo i nostri difetti e… stimolando lo spettatore a riderci, riesce a dare una vivace pennellata sul nostro ‘carattere’. Tutto questo coadiuvato dall’abile regia dell’illusionista Arturo Brachetti, che con tocco magico fa volare lo spettatore in un mondo favoloso e contemporaneamente lo mantiene ancorato nella realtà, mettendone a nudo i propri difetti. |
Abbiamo chiesto a Giacomo Porretti di spiegarci la nascita di questo spettacolo. E’ nato perché erano sei anni che non andavamo a teatro ed avevamo voglia di creare un repertorio nuovo. In questo anno ci siamo dedicati a creare un repertorio nuovo e… ci siamo riusciti. |
Ci puoi spiegare il significato del titolo? Il titolo è ‘anplagghed’. Abbiamo voluto giocare sulla parola inglese: noi la scriviamo come la pronunciamo, che significa ‘nella musica’: concerto acustico. Quindi significa un rapporto dal vivo con il pubblico ed è quello che abbiamo voluto ripristinare dopo tanto tempo. Dopo aver fatto cinema e televisione, il teatro dà un contatto veramente magico. Un contatto che mette a nudo i difetti dei ‘terrestri’? Esatto! Questa è la nostra intenzione. Abbiamo cercato di rappresentare lo spettacolo in questo quartiere che è un po’ l’ emblema dell’ umanità che conosciamo: quindi piccole meschinità; furberie; poco rispetto per gli altri. Anzi, il tentativo è sempre quello di fregare l’ altro; e lo abbiamo sviluppato in chiave ironica, come sappiamo fare noi…. |
Arturo Brachetti |
Secondo il vecchio stile della commedia italiana… Sì. Noi siamo una delle pochissime formazioni che usa ancora lo scketch, che è il modo tradizionale che ha il teatro-cabaret di rappresentare le cose. Grazie a Dio siamo in tre e riusciamo a farlo… Continuiamo. In questo spettacolo quanto ha influito la regia di Arturo Brachetti? Non so dire in percentuale, ma enormemente. Noi mettiamo le idee e lui coniuga la nostra idea di rappresentabilità dello schetch in maniera molto spettacolare: jumping, inseguimenti in moto…. Sono tutte invenzioni sue. La scenografia, che è molto bella, nasce da sue indicazioni. |
di Simone Baroncia
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Info e calendario tournée: www.agidi.it |