Con la voglia di imparare

Publié le 20-06-2019

de Maria Claudia Brunello

di Mariaclaudia Brunello - Tutti a scuola, anche le mamme con i bimbi nel passeggino.
La scuola di italiano è per maggiorenni, ma di bambini e di ragazzi ne sono passati diversi. Frank ha iniziato a frequentare la scuola quando era nel pancione della mamma. Daniel viene tutti i giorni insieme a Junior che cammina di qua e di là. Emmanuel ha iniziato a camminare mentre la mamma iniziava a parlare.
Favour è stata la beniamina di tutti, poi è venuto settembre ed è andata nella scuola dei bambini, ma per tutta l’estate aveva pasticciato il quaderno colorando e ogni tanto sul foglio comparivano anche parole copiate alla lavagna come un gioco.

Regina è venuta a 15 anni perché avrebbe iniziato la scuola superiore in una lingua diversa dalla sua, ma era estate e non c’erano corsi di italiano per lei; alla fine è stata pronta e a novembre è tornata con la sua classe in visita all’Arsenale.
I tre piccoli figli di Saida con la guerra non erano potuti andare a scuola, ma piano piano hanno imparato a stare seduti e a non picchiarsi: ce n’è voluto di tempo, chissà cosa si porteranno dietro per sempre.

Forse però si porteranno dietro anche il fatto di essere stati accolti subito in un posto che cerca di essere prima di tutto una famiglia e davanti a una persona con le sue esigenze non mette davanti la regola – siamo una scuola per adulti – ma guarda le persone e sa fare qualche eccezione, anzi sa farsi in quattro, moltiplicando i volontari che possano dare un occhio in più.

Così si può dire che l’età degli studenti varia dagli zero ai 73 anni del più anziano. Alle nove davanti alla porta di ingresso si affollano persone di tutti i colori e le età, da un po’ di tempo c’è anche qualche passeggino. Il Sermig è cresciuto accogliendo l’imprevisto.
Non abbiamo scelto di fare una scuola così, ma nel tempo le mamme con bambini che ci chiedevano di poter frequentare sono aumentate.

Certo, è un po’ scomodo fare lezione mentre Imran piange e Success non si siede per cullare Godstime, ma in giro non c’è tanto questa possibilità per le mamme con i bimbi piccoli e così molte donne si ritrovano ancora più isolate, senza la possibilità di integrarsi.
Cerchiamo di essere una famiglia che accoglie e non si va in vacanza dall’essere famiglia, non sei famiglia solo a partire da una certa età e cerchi il meglio per chi ti sta a cuore, così in certi casi non ci accontentiamo di ospitare in classe i bimbi.

Soumia è da sola con due figlie piccoline, vuole imparare l’italiano, ma come fa? Abbiamo attivato una collaborazione tra la scuola e il baby parking del Dialogo così mentre la mamma può dedicarsi alla scuola, le bimbe possano giocare in un posto tutto loro.

Mariaclaudia Brunello
ABC
Rubrica di NUOVO PROGETTO

 

 

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