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Rolando Picchioni, presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, è stato il promotore dell’incontro dedicato all’Arsenale della Pace che si è svolto nella sala azzurra il primo giorno della XXII Fiera Internazionale del Libro di Torino. Nel suo intervento ha spiegato il motivo conduttore di quest’anno: “Io, gli altri. Occasioni per uscire dal guscio”. E l’Arsenale della Pace è un testimone di come l’io, malato di individualismo e indifferenza, può essere guarito.
L’occasione è stata data dall’uscita del volume “Arsenale Venticinque” presentato e commentato dal cardinale di Torino Severino Poletto, che ha evidenziato come il Sermig si incanala nel solco della tradizione sociale della Chiesa di Torino. Il giornalista Camillo Langone, ha espresso sorpresa e ammirazione per quello che si fa e si vive all’Arsenale della Pace. Infine Marco Testa, presidente del Gruppo Armando Testa spa, - da anni attivo sostenitore delle iniziative del Sermig, ha invitato i giovani a convincersi che l’utopia è possibile.
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, si è soffermato sulla lunga e appassionata genesi del libro che raccoglie alcune fra le voci più significative fra quanti hanno incontrato il Sermig. Nomi importanti della politica, dell’impresa, della cultura, dei media, della Chiesa, ma anche nomi di gente comune. Uno di questi, Regina, è in primo piano perché li rappresenta tutti. Nella lettera che ci scrive per consegnarci i risparmi del papà, frutto di una vita di fatiche e di duro lavoro, c’è tutto il mondo della solidarietà, quel mondo a cui stanno a cuore “gli affari degli altri”.
La redazione
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