LIBANO: c’è bisogno di tutto.

Publié le 31-08-2009

de sandro

Riprendono le ostilità tra Libano ed Israele. A farne le spese, ancora una volta, la popolazione civile.

 

Per il Libano è di nuovo guerra con il confinante Stato di Israele, dopo che nel 2000 l'esercito israeliano aveva completato il ritiro delle truppe dalla zona meridionale del Paese, al termine di ca. 20 anni di occupazione. La situazione era già divenuta critica quando, il 24 febbraio di quest’anno, Rafik al-Hariri, primo ministro e attore della ricostruzione pacifica del Paese, era stato ucciso in un attentato dai mandanti tutt’oggi ignoti (i sospetti cadono a pari merito su Israele e sulla Siria, le cui mire espansionistiche hanno sempre minacciato l’autonomia del Libano).

L'aviazione israeliana ha bombardato ieri presunte basi dell'Hezbollah, la milizia sciita – “Partito di Dio” -sostenuta dall’Iran, notoriamente intenzionato a “cancellare” Israele dalla cartina del Medio Oriente.In precedenza Hezbollah aveva ucciso 8 soldati israeliani e ne aveva sequestrati 2 sul confine tra i due Stati.

 

La milizia ha i propri rappresentanti nel Parlamento e nelle istituzioni libanesi e le è stato affidato il controllo del Sud del Paese. Questo il motivo per cui il governo libanese è ritenuto da Israele responsabile delle sue azioni belliche.

Almeno sessanta civili libanesi sono morti nei raid aerei, che hanno colpito diverse infrastrutture civili alla periferia di Beirut e nel Sud del Libano, oltre all’aeroporto di Beirut, rendendo difficili gli approvvigionamenti. L'Hezbollah ha lanciato a sua volta missili sulla città israeliana di Haifa. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato per oggi una riunione d'urgenza.

L’Arsenale della Pace è stato presente in Libano in modo continuativo dal 1985 al 1996, con aiuti di vario genere e incontrando tutte le fazioni in lotta. Ha ricevuto oggi un appello che esprime la gravità della situazione.

a cura della redazione


Cari amici ovunque nel mondo,
cari amici del Libano,

di sicuro seguite le informazioni relative a ciò che accade al Libano. La situazione è veramente molto infelice. C’è bisogno di tutto: da mangiare e da bere, del sangue… gli ospedali sono pieni, non c’è pane, non c’è benzina, non c’è nafta… centinaia di morti e di feriti, migliaia di rifugiati. Le strade e i ponti sono bombardati. Le regioni libanesi sono divise… Bombardamenti israeliani dappertutto su di un Paese che non ha niente, ne economia, né rifugi, né petrolio… un Paese che aveva alcuni turisti amici, che ora sono partiti con tristezza e paura.
Abbiamo bisogno soprattutto della pace.
Sappiamo che siete con noi moralmente e materialmente. Vi preghiamo di unirvi a noi in una catena di preghiera e di appello per la pace a Dio e a tutti i responsabili per riportare il desiderio di pace nel cuore dell’uomo, e perché questa guerra contro il povero Libano finisca subito.

padre Abdo RAAD, Foyer de l'Amitié
14/7/2006

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