“LORO” ESISTONO

Sono i più poveri dei poveri, ultimi persino rispetto ad immigrati e richiedenti asilo, dei quali quantomeno si parla, anche se spesso a sproposito.

Loro, invece, sono tabù. Salvo per chi deve conviverci, giorno e notte, senza tregua. Sono tabù perché loro sono il non senso assoluto. Sono la sconfitta più palese di ogni illusione illuminista o scientista. Per loro non c’è spiegazione. Soprattutto, non c’è soluzione.

E così rimbalzano, nel migliore dei casi da un ufficio pubblico all’altro, nel peggiore da un marciapiede all’altro. A volte italiani, altre stranieri, il che aumenta la complessità della situazione.

Prendersi cura di un uomo con problemi psichici, vi assicuro, è una delle sfide più dure del nostro tempo. Pochi i servizi, poche le comunità. Molte le notti passate all’addiaccio perché i loro comportamenti, a volte imbarazzanti, a volte violenti, sono incompatibili perfino con le accoglienze a bassa soglia delle nostre città.

Ma loro esistono, e accendono il fuoco per scaldarsi in pieno centro città, o girano per le strade agitando il pugno contro un nemico immaginario...

Alcuni vivono nelle poche comunità psichiatriche esistenti. Altri, la maggior parte, vivono con i propri familiari, gli unici che un po’ per amore e un po’ per forza continuano a farsene carico, quasi sempre soli sino all’esaurimento, o al dramma.

Loro esistono. Sono uomini e donne come noi, e attendono risposte che faticano a venire.