VENTO D’ESTATE

Publié le 23-08-2011

de Gianni Giletti

 

Ovvero: come scegliere la musica "da viaggio" senza stress

di Alessandra Martelli

 

 

bagagli.jpgHo avuto, di recente, un interessante scambio di idee con un'amica.
Lei era alle prese con il rito della preparazione della valigia, ed io non ho potuto fare a meno di notare la preoccupante somiglianza tra il suo trolley ed un negozio Mediaworld: telefoni cellulari (3!) con altrettanti caricabatterie, pc portatile (con relativi cavi, alimentatore, altoparlanti e penna USB per la connessione ad Internet) ed una schiera ben nutrita di dispositivi per la riproduzione audio/video di varia foggia e natura.
La domanda, candida ed innocente, sorse spontanea.
"Scusa, ma ti è rimasto lo spazio per il costume da bagno?"
“Eh lo so, mi toccherà portare due valigie. Sai, un po’ di film, un po’ di musica.. non si sa mai che cosa avrai voglia di ascoltare in vacanza"
Il primo pensiero è stato quello di mandare Astolfo e l’Ippogrifo sulla luna per vedere se per caso il senno della mia amica fosse da qualche parte insieme a quello dell'Orlando furioso.
Poco dopo, però, mi son ricordata che – purtroppo – l’ippogrifo non esiste, quindi ho ripiegato su questo semplice vademecum. La mia amica è già partita (in ogni senso!), ma forse risparmierà a qualcuno di voi l’ansia da “che musica mi porto in vacanza?”


1. LA REGOLA AUREA DEL VIAGGIARE LEGGERI


Il primo consiglio è forse il più banale:viaggiate leggeri, lasciate a casa tutto quello che non è strettamente indispensabile.
Se vi verrà voglia di vedere un film andrete al cinema (in molte località di villeggiatura ci sono programmi di cinema all'aperto durante il periodo estivo), se proprio non resistete alla tentazione di aggiornare lo stato su Facebook cercate un internet point (così nel frattempo farete una passeggiata, scoprendo magari che fare un po' di shopping è più divertente di scrivere che andrete a fare shopping!).
Provate per una volta ad essere liberi, portate un buon libro, il vostro fedele lettore mp3 (ce ne sono anche di quelli che riproducono i video...) e, se vi piace, una macchina fotografica. Non avete bisogno di molto altro, credetemi.

2. OSATE, MA NON TROPPO

Bene, ora avete collegato il lettore mp3 al computer e siete pronti per scegliere la vostra colonna sonora. Il mio consiglio è di provare ad ampliare i vostri orizzonti musicali scegliendo un genere che non avete mai ascoltato, oppure un artista che vi ha sempre incuriosito ma non avete mai approfondito.
Osate: se almeno una volta avete sognato di sopportare 18 ore di volo per visitare l'Australia, un cd di musica jazz non può certo spaventarvi!
Allo stesso tempo, però, vi consiglio di applicare in modo molto semplice la teoria della "comfort zone" (ovvero quello spazio - fisico o mentale - dove l'individuo riesce a muoversi in uno stato di calma, senza ansia): portate con voi il “cd coperta di Linus”, qualcosa che amate profondamente ed il cui ascolto potrà eventualmente consolarvi se l'incursione nel "nuovo" vi avrà lasciato con l'amaro in bocca.. è vero che non è bello partir prevenuti, ma portare con sé qualcosa del proprio mondo interiore non fa mai male!

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3. IL “TRUCCO DELLA SPOSA"


La tradizione vuole che una sposa il giorno del matrimonio indossi "qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato e qualcosa di blu", ma niente ci vieta di applicare la tradizione anche al nostro lettore mp3! Ecco dunque come fare:

- Qualcosa di nuovo: un disco uscito negli ultimi 18 mesi
- Qualcosa di vecchio: un album uscito prima del 1980
- Qualcosa di prestato: un disco consigliato da un amico, che lo sceglierà tra i suoi preferiti.

Se non avete amici musicofili a cui affidarvi, provate uno di questi album:

* Fina estampa ao vivo (Caetano Veloso, 1996): un "percorso della memoria" nella musica di lingua spagnola(dalle composizioni di Piazzolla ai boleri cubani) arrangiati da una grande orchestra e raccontati dall'espressiva voce di uno dei più importanti artisti brasiliani

* The mist of Avalon (Alan Stivell, 1991): chi crede che l’arpa celtica sia indissolubilmente legata alla fuffa new age tanto di moda di questi tempi rimarrà stupito da questo album. Stivell - di origini bretoni - si è dedicato sin da adolescente allo studio dell'arpa celtica, e questo album è ricco delle atmosfere rarefatte tipiche delle leggende dei suoi ascendenti e di momenti stilistici rara eleganza.

* Only with laughter you can win (Rosie Thomas, 2003): questo album è la prova che "indie" non significa necessariamente di scarsa qualità o poco curato. Rosie Thomas presta la sua voce delicata a brani che affondano le radici nel folk-pop americano strizzando l'occhio ad atmosfere romantiche ed ovattate

* Hot rats (Frank Zappa, 1969): Frank Zappa è un artista di cui si deve ascoltare almeno un album una volta nella vita. Ci vuole molto coraggio per affrontare questo personaggio assolutamente svincolato da qualsiasi cliché, ma i più audaci saranno premiati.


- Qualcosa di blu: Qui la faccenda si complica un po’.


Per aggirare il problema potremmo trovare alcune soluzioni, tra cui quella di scegliere un album che abbia il blu come colore predominante di copertina (il primo che mi viene in mente è “On every street” dei Dire Straits), oppure di prendere un disco il cui titolo contenga la parola blu, in qualsiasi lingua (ottimi esempi sono "A kind of blue" di Miles Davis e "Blue valentines" di Tom Waits).
Io, però, preferisco giocare con il termine blu e trasformarlo nell’inglese “blue”, che oltre ad indicare il colore indica lo stato mentale malinconico. Lo so, d’estate si tende a cercare musica frizzante ed energica (oltre che il sempreverde revival delle "comete" degli anni Ottanta, che nel periodo estivo - complici i bermuda a fiori e le camicie di fantasie improbabili - vanno sempre di moda), ma se vi capitasse una giornata di pioggia potreste aver voglia di assecondare la situazione meteorologica. A tale proposito mi permetto di consigliare un giusto compromesso: "The Cole Porter Songbook" dello straordinario Charlie "Bird" Parker. In questo album la magia del sax di Bird sposa l'eleganza compositiva di Cole Porter passando con estrema naturalezza dalla briosa "I get a kick out of you" alla lieve malinconia retrò di "I love Paris".

4. IL TROPPO STROPPIA

Affidiamoci ancora alla saggezza popolare per il quarto ed ultimo consiglio. Anche se il vostro lettore mp3 supporta 16 Gigabyte di musica non siate ingordi, avere troppe cose tra cui scegliere potrebbe portarvi all'immobilismo ed a saltare da un album all'altro senza riuscire a prendervi il tempo per ascoltare.
Cercate di calibrare il numero di album (o canzoni) in base alla durata della vostra vacanza calcolando, ad esempio, uno o due album al giorno. Mescolate sapientemente i generi musicali, portando con voi un poco di tutto, aggiungeteci un pizzico di canzoni sparse “di emergenza” (come ad esempio, la vostra canzone preferita per il risveglio, o quella da cui proprio non riuscite a separarvi) e condite il tutto con un paio di brani scelti quasi a caso, perché in certi momenti l’effetto sorpresa può avere ripercussioni estremamente positive sull’umore.

Buoni ascolti a tutti!

 

Alessandra Martelli

 

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