Cat Stevens - Father and son
Publié le 16-01-2014
de Gianni Giletti
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Filone eh ? E te credo !
Quando Cat Stevens, nell’intro di questo brano tira su l’accordo in levare, la vita si ferma e torna a 40 anni fa quando, ragazzi, tentavamo di copiarlo con una vecchia chitarra scordata.
Perché una ballata un po’ smandrappata come questa continui ad emozionare non solo vecchi barbogi come il vostro rubrichista, ma anche i ragazzi di oggi, resta un mistero.
Certo, il testo, molto bello e pieno di buoni sentimenti, la musica però è molto lo-fi – traduzione approssimativa di “terra terra” – il suono un po’ crudo, i cori così così… epperò ti stende, ti fa sognare, ti coinvolge.
Spero davvero che qualcuno di voi più giovani la senta per la prima volta leggendo questa pillola, l’emozione è indelebile.
Unica.
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Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.
Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.
Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.
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