Zucchero feat. John Lee Hooker - I lay down

Publié le 21-11-2021

de Gianni Giletti

Probabilmente è la voce inimitabile di John Lee Hooker - un mito del blues, morto a 84 anni, tre giorni dopo il suo ultimo concerto e dopo 143 album editi – che rende immortale questo brano, che di per sé, non ha quelle caratteristiche eterne che gli attribuisco.
Però è chiaro che con un “superbonus” come JLH tutto cambia, persino Zucchero sembra un altro. Tra le due voci, la ritmica un po’ elettronica, un po’ no, basso potente che mena, un piano sognatore, che spazia su tutto l’orizzonte, il tappeto di chitarre in sottofondo, che quasi non si sente, l’hammond storto che ripete sempre gli stessi accordi, esce una canzone arcana, senza tempo, che potrebbe andare avanti ad libitum e ci starebbe bene lo stesso, anche solo con il ritornello.
Icastica.

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Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.

Grandi.

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