The Moody Blues - The voice
Publié le 14-05-2013
de Gianni Giletti
Band storica, dal 1964 sforna dischi di platino a raffica, vendendone circa 70 milioni. I Moody Blues, come molte band così longeve, in 50 anni cambiano generi e musiche a gogo, mantenendo però sempre un marchio di fabbrica che in qualche modo contraddistingue tutti i loro dischi. Qui siamo negli anni 80, dove i MB hanno un ritorno trionfale alle scene, dopo un decennio di pausa e progetti personali dei singoli artisti. Qui sfornano un brano filante, con l’orchestra – simulata con il mellotron - uno dei loro marchi di fabbrica – sugli scudi, armonie vocali sofisticate, basso che viaggia, assolone di chitarra per condire il tutto ed ecco un brano rock/prog/sinf/e/altro/che/non/so. Bello però.
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Disco immortale, uno dei più influenti nella storia del rock, qui esce davvero il suono “Deep Purple” che ha ispirato, insieme ai Led Zeppelin, grammatica e sintassi dell’hard rock per le band a venire.
Drumming potente ma non eccessivo, chitarra tirata, voci di ghisa, insomma tutto quello che serve per emozionare.
Il brano di per sé non è tra i più famosi, ma in questo disco non ce n’e uno debole per cui, anche qui si gusta davvero il rock d’annata.
Grandi.
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