Dom Luciano Mendes de Almeida ricorda...
Publié le 15-02-2012
“Una grande amicizia mi lega a Ernesto.
È nata dal primo momento, è cresciuta
lungo gli anni e rappresenta per me
una grazia”.
Torino - 5 ottobre 2002, 1° Appuntamento Mondiale Giovani della Pace
Dom Luciano aveva da poco ultimato un libro – di prossima pubblicazione - dedicato alla storia della sua amicizia con Ernesto e con il Sermig. Racconta così il “primo incontro”.
COME SIAMO DIVENTATI AMICI
Dal primo momento ho capito che Ernesto era una persona speciale, dallo sguardo limpido e fedele a Dio. Avevo sentito parlare di lui dai vescovi della Bahia, con i quali già era in contatto per progetti di aiuto già in via di realizzazione. Mi chiesero, quando fossi andato a Torino, di portargli una parola di riconoscenza. Io, allora, ero Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Brasile. Ero riluttante ad andare a Torino a visitare l’Arsenale della Pace, c’erano già gli altri vescovi che intrattenevano rapporti con il Sermig, cosa potevo fare io? Accettai comunque l’invito, andai ugualmente e lì ci conoscemmo personalmente. Furono sufficienti pochi minuti perché ci intendessimo. Ero felice vedendo il bene che Dio realizzava per mezzo del Sermig. Mi convinsi che c’era un misterioso fascino in quest’opera. Giovani in preghiera e al lavoro. Spirito missionario. Generosità. Interesse sincero per i più poveri. Amore e obbedienza alla Chiesa. Tutto mi colpì. Fu così che tutto cominciò. Poi vennero i viaggi, i progetti comuni, le visite al Santo Padre, le giornate di ritiro e di preghiera, la conoscenza della famiglia di Ernesto, e le numerose occasioni di stare io all’Arsenale o di accogliere Ernesto in Brasile.