Lavoro e dignità

Publié le 30-05-2019

de Gianfranco Cattai

di Gianfranco Cattai - EaSY soft skills è un progetto che contribuisce al riconoscimento e alla valorizzazione delle competenze in contesti di apprendimento non-formale in Europa, in particolare delle competenze trasversali acquisite tramite esperienze di Volontariato Internazionale Giovanile (es. i programmi europei di Servizio Volontario Europeo, Corpo EU di Solidarietà e Eu Aid Volunteers o i programmi nazionali di Servizio Civile Universale all’estero che prevedono almeno tre mesi di servizio in un Paese diverso da quello di residenza).
Le sette competenze trasversali identificate e definite caratterizzanti il volontariato giovanile all’estero sono: chiarezza comunicativa, instaurare e mantenere buone relazioni, adattamento e lettura del contesto, gestire le frustrazioni, capacità di collaborare, coordinamento, organizzazione e gestire risorse.

Sulla base di queste sette competenze si è creato un test online per misurare le competenze trasversali al termine dell’esperienza estera che consente la crescita di consapevolezza del volontariato e una maggiore spendibilità dell’esperienza anche nel mercato del lavoro; una guida alla formazione pre-partenza dei volontari e una guida di orientamento al rientro dell’esperienza per le organizzazioni di volontariato internazionale al fine di supportare i giovani nel processo di riconoscimento e valorizzazione delle competenze acquisite EaSY.

Il progetto è stato premiato con LLL Awards 2018 “Lifelong Learning Culture” come migliore pratica di validazione a livello europeo da Lifelong Learning Platform. I partner che hanno contribuito alla sua ideazione sono il FEC per il Portogallo, The European Guild per la Francia, Elidea – Pscicologi Associati per l’Italia e Focsiv come coordinatore del progetto. Un tentativo di valorizzare le libere scelte del volontariato internazionale al fine di introdursi nel mercato del lavoro.

Una proposta rivolta agli imprenditori che vogliono investire nella internazionalizzazione a selezionare candidati con una certa attitudine professionale.
Una sfida a collocare risorse umane in attività economiche e professionali non solo attente al massimo profitto ma al lavoro come “dignità” come ci ripete papa Francesco.

Gianfranco Cattai
BUONE PRATICHE
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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