Potere rosa

Publié le 20-11-2018

de Valentina

di Valentina e Renato Bonomo - La strada perché uomini e donne possano godere degli stessi diritti in tutti gli Stati del mondo è ancora lunga, ma fortunatamente si possono intravedere dei segnali positivi: in Tunisia per la prima volta una donna è stata eletta sindaco di Tunisi.

Si chiama Souad Abderrahim, ha 54 anni, è sposata, con due figli e dirige un’importante azienda farmaceutica, impiego che dovrà lasciare per rispettare le norme tunisine. Non porta il velo, veste in abiti occidentali e da tempo ha puntato tutto sulla lotta alla discriminazione di genere. Il neo-sindaco aveva già avuto esperienze di impegno sociale e politico: attraverso la sua ditta farmaceutica si era occupata di rifornire di medicinali molti ospedali del sud del Paese.

Nel 2011, in seguito alla Rivoluzione dei Gelsomini, aveva partecipato alla redazione della Costituzione tunisina come membro dell’Assemblea Costituente e per tre anni ha presieduto la commissione dei diritti umani e delle libertà. All’ultima tornata elettorale, si è presentata come membro del partito moderato e conservatore di ispirazione islamica Ennhadha. Ma come lei tante altre donne di diversi schieramenti siederanno nei consigli comunali delle varie città del Paese nordafricano lottando per le loro idee.

Non solo per le “quote rosa”, che imponevano il 50% di componenti di sesso femminile in lista, ma anche per la determinazione nell’imporsi in un mondo tradizionalmente maschilista.

La Tunisia, tra i Paesi del mondo arabo, presenta una legislazione evoluta riguardo la questione della parità di diritti uomo-donna, ma è pur sempre vero che sul piano pratico questa enunciazione teorica viene spesso vanificata dalla prassi quotidiana. Proprio per questo tutte le donne del Paese possono gioire di tale successo elettorale.

Valentina e Renato Bonomo
I BONOMOS
Rubrica di NUOVO PROGETTO

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