TENDA DELLA PACE

Publié le 31-08-2009

de Redazione Sermig

Israele - Libano. Dopo lo scoppio del conflitto il Sermig si è subito attivato per aiutare concretamente tutte le popolazioni coinvolte.

 

Sono passati oltre quattro mesi da quando il 12 luglio ’06 si riaccendeva drammaticamente il conflitto tra Israele e Libano: l’ennesima guerra inutile, l’ennesima volta in cui i bambini e le popolazioni civili, hanno pagato e stanno pagando il prezzo più alto. La risoluzione 1701 delle Nazioni Unite ha messo fine ai 34 giorni di combattimenti. Purtroppo, come spesso accade, anche se le armi tacciono e i media abbassano la voce, le emergenze umanitarie continuano!

Ogni volta che accade una tragedia, una calamità naturale, scoppia una guerra… all’Arsenale della Pace giungono presto richieste di aiuto e, con esse, chi è disposto ad offrirlo, sollecitando un nostro intervento a favore delle popolazioni colpite. Sono segni che ci spingono continuamente ad aprire gli occhi e il cuore per cercare di dare speranza, non solo a parole ma con dei fatti. Anche in questo caso ci siamo lasciati interpellare, in particolare dai molti amici con cui lavoriamo da anni, che hanno iniziato a scriverci da Beirut, da Haifa, da Gaza, facendosi interpreti della sofferenza di chi non desidera altro che la pace.

TENDA DELLA PACE

Il Sermig ha lanciato subito all'inizio del conflitto un appello, innalzando a Torino, nella centrale Piazza Castello, la TENDA DELLA PACE, con queste motivazioni: chiedere pace per le popolazioni di Libano, Palestina, Israele e di tutto il Medio Oriente; raccogliere aiuti umanitari da inviare subito nell’area per sostenere profughi e vittime del conflitto; dire “basta” a quei campi profughi che, dimenticati dai grandi Organismi Internazionali e dalla nostra coscienza, si trasformano in campi permanenti, serbatoi di sofferenza e violenza.

Grazie all’aiuto della gente, negli anni, il Sermig ha realizzato in quelle terre (Giordania, Iran, Iraq, Israele, Libano, Palestina, Siria) 65 spedizioni umanitarie per tutte le popolazioni in difficoltà: 728 tonnellate di farmaci, attrezzature sanitarie, generi di prima necessità, alimenti, coperte, supporti scolastici per un valore di oltre 57 milioni di euro e oltre 2 milioni di euro in denaro (valori rivalutati a dicembre 2005).

L’iniziativa della Tenda della Pace ha avuto sin dall’inizio il sostegno e la collaborazione fattiva del Governo Italiano, delle Istituzioni locali (Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino), della Chiesa di Torino, Forze Armate, Sagat e soprattutto della gente, delle famiglie e di centinaia e centinaia di giovani di tutta Italia. Da luglio, all’Arsenale della Pace, hanno riflettuto sulle conseguenze di questa e di tutte le guerre e hanno lavorato sodo per smistare, confezionare, imballare i quintali di generi di prima necessità che via via affluivano, insieme alle offerte in denaro. Molti giovani stanno proseguendo la raccolta e la sensibilizzazione nei loro paesi e nelle loro città.

Tutto questo ha permesso di organizzare in tempi rapidi le prime spedizioni, destinate a privilegiare in particolare le necessità dei bambini con materiale scolastico ed educativo insieme ad una partita di giocattoli richiesta espressamente dai referenti sul posto: i bambini hanno bisogno di tornare a sorridere.

Nel complesso, abbiamo portato e distribuito in Libano, sino ad oggi, 23.000 Kg di materiali - tra cui prodotti sanitari, coperte e latte in polvere - per un valore di oltre 500.000 euro e 48.110 euro in denaro. Una volta giunti a Beirut, gli aiuti sono stati presi in carico dall’Ambasciata italiana e poi affidati a Frère Nour - fondatore e responsabile dell’Associazione Télé Lumière - il quale si è incaricato della distribuzione tra la popolazione più povera, senza distinzione di appartenenza religiosa o politica. I primi aiuti in denaro sono stati assegnati anche ai padri Carmelitani di Beirut e, in Israele, ai padri Carmelitani di Haifa, per il sostentamento delle loro scuole.

Gli aiuti sono stati sempre accompagnati da Ernesto Olivero e da alcuni giovani del Sermig che hanno potuto osservare i drammatici effetti dei bombardamenti, di visitare le zone colpite dal conflitto sia a Beirut che nel Sud del Paese. Siamo stati nella zona sciita della città che è la parte più colpita dai bombardamenti e successivamente abbiamo visitato Sidone, Tiro, Cana e altri villaggi dove è stato possibile raccogliere anche le storie e le testimonianze di alcune famiglie che hanno perso tutto. Inoltre è stato possibile incontrare personalità religiose e politiche, fra cui l’ambasciatore italiano Franco Mistretta e il Patriarca Maronita card. Nasrallah Sfeir.

GIOVANI DEL MEDIO ORIENTE ALL’ARSENALE

Inoltre, dalla Tenda della Pace è nata la proposta forte di invitare a Torino giovani libanesi, israeliani, palestinesi di tutte le fazioni, religioni, etnie e giovani italiani per cercare con il dialogo una via alla pace, per uscire da una situazione che da troppi anni porta soltanto odio e sofferenza..

Tracceremo insieme le linee di un Medio Oriente non più terra di odio, ma “TERRA AMICA” dove israeliani, palestinesi, libanesi possano vivere in pace all’interno dei propri confini, nella sicurezza e nel rispetto reciproco, modello di pace e convivenza per tutto il mondo; dove non ci siano più campi profughi, dove la scuola, il lavoro, la salute, lo sviluppo siano un diritto per tutti, e nessuno sia più costretto a scappare dalla propria terra per motivi religiosi o politici. Il documento che realizzeremo con i giovani sarà consegnato ai loro governi e agli organismi internazionali e i giorni vissuti insieme saranno un “anticipo” della pace comune.

 

Vedi anche:

A Torino la "Tenda della Pace"

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