È un tempo insopportabile
Publié le 31-08-2009
La cronaca di sempre, in particolare quella degli ultimi giorni, è “insopportabile”!
Ma c’è una via di uscita.
La cronaca di sempre, in particolare quella degli ultimi giorni - dalle dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad che vuole cancellare Israele, ai kamikaze in Israele e Iraq con le inevitabili ritorsioni, dalla recrudescenza delle organizzazioni criminali in casa nostra all’uso sempre più diffuso della droga, agli oltraggi dissacranti contro le chiese, ai “predicatori”, credenti e non, che “predicano bene e razzolano male”- è “insopportabile”! Ma c’è una via di uscita. |
Il tempo degli uomini è diventato insopportabile. È giunto il tempo in cui dobbiamo correre verso Dio, credenti e non credenti. Solo tornando a Dio, credenti o non credenti, rientreremo in noi stessi e toglieremo definitivamente da noi la voglia di sfruttare, annientare, cancellare gli altri. Il tempo degli uomini è davvero insopportabile: è il tempo in cui l’altro è solo da demolire, dove la pagliuzza negli occhi degli altri è talmente insopportabile da impedirci di vedere la nostra trave. Dio esiste e vive pienamente e non sono certamente io a doverlo dimostrare. L’unico “rischio” che Dio ha voluto correre, visti i risultati di noi uomini, è che ci ha lasciato il libero arbitrio. Ma ci ha lasciato anche con molta serietà la sua legge, i suoi comandamenti che ci guidano sulla via dell’amore: “Non avrai altro Dio fuori di me, non nominare il nome di Dio invano, ricordati di santificare le feste, onora il padre e la madre, non uccidere, non commettere atti impuri, non rubare, non desiderare le cose d’altri, non desiderare la donna d’altri”. |
Alla fine della vita non ci sarà nessuna sorpresa. Ci sarà la scelta, fatta durante la nostra esistenza, che continua. Quindi paradiso o inferno. Sento nel profondo che solo Dio è luce per la nostra coscienza: “verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace” (Lc 1,78 - 79). E di noi che saremo tornati a Dio - torno a dire credenti e non credenti - la gente dirà: “non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?” (Lc 24,32). Il tempo degli uomini è diventato insopportabile. Crediamo troppo facilmente a predicatori stramiliardari, credenti e non, che ci indicano la strada, ma loro non ci vanno. Loro quale seguono? È il tempo in cui il nostro tempo, la nostra parola, deve diventare tempo di Dio e Parola di vita eterna. Ernesto Olivero |