GUINEA CONAKRY

Publié le 30-04-2021

Aggiornamento al 31 marzo 2009

Guinea Conakry
cartina Guinea

OBIETTIVI
Promuovere la vita e le iniziative delle Soeurs de Notre Dame de la Guinée, al servizio di comunità in condizioni di grande carenza e mancanza di opportunità per una promozione umana.
Una presenza semplice, modesta, ma fedele e determinata. Aperta a rendersi disponibile ad ogni occasione di testimonianza e di servizio, per costruire qualche novità, e giorno per giorno mantenerla.

BENEFICIARI
Le comunità presso le quali la Congregazione offre la sua missione e il suo servizio.

IL CONTESTO
La Guinea raramente assurge agli onori della cronaca, Paese a lungo mantenuto in uno stato di isolamento da chi ne ha detenuto il potere, e la cui gente deve tornare a riprendere coscienza e ruolo nella società. Benché abbastanza ricco di risorse naturali, la povertà che lo avvolge contribuisce a relegarlo ai margini rispetto anche ad altre realtà della sua regione, la cui storia recente è stata peraltro devastata da feroci conflitti.
Molto modesta e incerta quindi la vita della sua gente, ancora lontana dall’avvio di un effettivo percorso di sviluppo economico ed umano, in una grande carenza di strutture e servizi.

Dal diciassettesimo secolo, inizia la diffusione dell’Islam, oggi religione di circa l’85% degli abitanti; circa l’8% i Cristiani, in uno scenario comunque di buona e normale coesistenza. Ampia l’influenza della religiosità tradizionale.

PARTNER
Le Soeurs de Notre Dame de la Guinée sono, dal 1919, una piccola Congregazione autoctona di diritto Diocesano - Arcivescovado di Conakry -, piuttosto dinamica, essenzialmente missionaria, e impegnata in diverse aree di apostolato e servizio alla comunità - in particolare negli ambiti della sanità, educazione – scuola materna e primaria specie in zone rurali -, e promozione della donna.
La loro storia prende avvio quasi un secolo fa, con la scelta di una orfanella che intravede per se e per la Chiesa locale, il futuro di una nuova congregazione. Una storia non facile, un disegno da subito ben vivo ma che ha potuto poi delinearsi solo con tempo e fatica; la stessa sperimentata della nascente Chiesa locale e africana, prima nel dominio coloniale, e poi in stagioni politiche nuove ma spesso imposte alla gente per plasmarne l’identità.
Storia che si è mantenuta fedele, nella semplicità e grande povertà di mezzi, che ora vede in crescita una piccola realtà sempre più aperta alla presenza accanto alla propria gente, in una dimensione di vita tanto attiva quanto contemplativa. La Congregazione conta ora una decina di comunità di religiose, e una trentina di giovani in ricerca.

Bimbi a scuola


Bimbi a scuola

IL PROGETTO:
Poche le risorse, molto l’entusiasmo: non mancano dunque iniziative e progetti. Parecchi dei quali nati negli ultimi anni, senza troppo farsi limitare dalle misere risorse disponibili, hanno oggi tanto la necessità quanto la fattibilità di poter meglio strutturarsi e svilupparsi per proseguire e crescere. Peraltro, in particolare nelle condizioni in cui si trovano le comunità nelle campagne, significativi progressi possono essere raggiunti anche con l’impegno di risorse relativamente contenute.

Vita della Congregazione
Un impegno importante è in questo tempo per la ristrutturazione della casa che la ospita, un vecchio edificio riadattato all’uso quasi 50 anni fa, e molto fatiscente. Centro di servizio per tutte le attività, nonché per la formazione, restituirgli dopo molto tempo una funzionalità semplice ma adeguata è oggi importante.
Analoga priorità, da tempo, è poter disporre di un mezzo di trasporto, fuoristrada, in sostituzione di quello ormai logoro da molti anni di servizio lungo le piste che collegano le zone anche molto remote dove sono presenti case e progetti.

Case di accoglienza per bambini abbandonati
Assieme a quattro altri piccoli orfanotrofi, sono ora due le case maggiori, con la finalità di aiutare a cambiare un destino di miseria, sfruttamento, lavoro duro, sfruttamento sessuale, matrimonio precoce e forzato.
La prima è stata aperta a Brouadou (630 km da Conakry), con 30 bambini tra i 4 e i 14 anni di età; buona parte sono orfani. Chi ha raggiunto l'età frequenta la scuola primaria pubblica.
La seconda è stata aperta nel 2007 ad Ourous (700km da Conakry) una area molto decentrata, semiarida, povera, e priva di strutture pubbliche come le scuole. I 30 ospiti, tra i 5 e i 12 anni, sono orfani di entrambi i genitori, vittime dell'AIDS. Tutti i bambini/e, di diverse etnie e appartenenze religiose, frequentano la scuola materna e primaria dei Frères de Saint Gabriel, alle cui pur modeste spese scolastiche occorre far fronte.

Dispensari
Ne sono in funzione tre, in diversi villaggi dove le Suore hanno già altre iniziative; e, benché bisognosi di crescere nella loro capacità di servizio, sono anche qui il solo centro di salute per migliaia di persone.

Sviluppo nei villaggi
Dalla presenza che condivide la vita della gente, nascono svariate iniziative, molto concrete: scavo di pozzi per dare acqua potabile, messa a coltura di risaie, microallevamenti, centri di alfabetizzazione, laboratori di taglio e cucito.

COME SOSTENERE IL PROGETTO:

Il SERMIG desidera sostenere le diverse iniziative con risorse finanziarie e contributi tecnici.

E anche attraverso continuativi invii di materiali:
- laboratori di sartoria, maglieria,
- attrezzature sanitarie,
- farmaci,
- materiale sanitario,
- materiale scolastico,
- attrezzature e materiali da costruzione…

C.C.P. n° 29509106 intestato a Sermig causale: salviamo 100.000 bambini – Guinea

 
Scheda: République de Guinée

Superficie: 245.850 Kmq
Abitanti: 9.947.000
Prodotto Nazionale Lordo pro-capite: USD 410
Speranza di vita alla nascita: 54 anni
Mortalità nei primi 5 anni di vita: 170 per 1000
Popolazione in condizioni di povertà: 47%
Analfabetismo adulto: 70%
Forza lavoro: 70% agricoltura

IL PAESE

Nell’Africa Occidentale, i confini di diversi Stati sono l’evidente frutto della spartizione di terre immense avvenuta tra le grandi potenze europee. Territorio parte dei diversi imperi che si susseguirono nei secoli nell’Africa centro-occidentale lasciandovi una importante eredità nelle culture degli abitanti, nel quindicesimo secolo giunsero primi in Guinea i Portoghesi. Dopo essere divenuta a lungo uno dei punti di imbarco della inumana tratta degli schiavi, nel 1890 divenne colonia francese.
Nel 1958 fu poi uno dei Paesi pionieri dell’indipendenza in Africa. Dalla volontà del presidente Sékou Tourè di allontanare il cammino successivo da ogni altro riferimento agli ex-colonizzatori, nello scenario di un mondo diviso dalla ‘guerra fredda’, l’esperienza che nacque fu quella di un regime dittatoriale, basato su un nazionalismo su base etnica, e una economia quasi del tutto statalizzata. Alla sua morte, nel 1984, vi succede una giunta militare guidata da Lansana Contè, al potere fino alla sua scomparsa nel dicembre 2008. In questi lunghi anni la situazione non si evolve, né sul piano politico né su quello economico; Il risultato è quello di un Paese al 160esimo posto per Indice di Sviluppo Umano, che non ha avuto finora la possibilità di una reale maturazione civile, con grandi tensioni e un rischio reale di conflitto interno. Benché finora sia stata piuttosto la Guinea rifugio per centinaia di migliaia di profughi dalle vicine sanguinose guerre in Liberia, Sierra Leone, e Guinea Bissau.
Resta oggi aperta la lotta per la successione, con un esito finora molto incerto: diversi protagonisti, con la gente in miseria solo come sfondo.

Molto incerta anche la vita economica del Paese. Secondo produttore mondiale di bauxite, produttore di ferro, e medio produttore di diamanti - in zone molto lontane dalla capitale e poco controllabili – e con terre assai fertili, la principale fonte di vita resta comunque l’agricoltura di sussistenza, con tre quarti dei guineani che tuttora vivono nelle campagne. Contribuiscono a mantenere arretratezza e povertà, una grande carenza di infrastrutture e una diffusa corruzione.


Uomini al lavoro


Raccolta acqua da un pozzo


Momenti aggregativi

 

 

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