Como o Arsenal
Publié le 13-12-2013
Mercoledi’ sera, mentre stiamo cenando, suona il telefono.
E’ Simone, dal Brasile, che ci chiama per dirci che due volontari dell’Arsenale della Speranza sono in pellegrinaggio in Giordania e ci tengono molto a visitare l’Arsenale dell’Incontro, per cui si sono organizzati per venire da noi durante la loro visita a Madaba, il giorno dopo verso mezzogiorno.
Come sarebbero arrivati da noi Simone non sapeva dircelo, non avevamo loro notizie piu’ precise, ma ci siamo dette: “Sono Brasiliani, di San Paolo, sicuramente se la caveranno!”. Infatti!...sono arrivati fin da noi con un taxi, impresa per niente scontata, e con i minuti contati, rubati alla visita di qualche museo o luogo caratteristico di Madaba, ma felicissimi di riuscire a vedere l’Arsenale dell’Incontro.
Ci hanno fatto subito sentire a casa, vicinissime al Brasile, perche’ ci hanno portato i saluti di tutti, un bellissimo presepe e tante preghiere a Maria Madre dei Giovani in tutte le lingue. Abbiamo cercato di raccontargli la storia e la profezia di questa casa, le attivita’ della scuola e quelle con i giovani, la nostra vita qui e mentre camminavamo per l’Arsenale il loro e il nostro stupore cresceva. “Ma anche qui e’ bello, semplice, ma curato como o Arsenal! ”. “Ma guarda! Il tabernacolo e’ un forno como o Arsenal! ”. “Ah! Ma voi vivete qui, qui c’e’ la vostra casa, como Gianfranco, Simone, Lorenzo y Marco”. “Ma questi sono i sacchetti della restituzione, como o Arsenal!”.
Le loro parole, le loro facce stupite ci hanno fatto toccare con mano, ancora una volta, come l’Arsenale sia una casa a tre porte, un condominio con tre piani e che spostandosi da uno all’altro possono cambiare la lingua, i volti, il paesaggio, i servizi...ma lo spirito, il cuore e’ sempre lo stesso. Abbiamo sorriso e ringraziato insieme, pensando alla bellezza di questo dono e a quello della comunione che fa si’ che i quasi 11.000 chilometri che si separano dal Brasile scompaiano in un istante davanti al fatto che ogni Arsenale e’ como o Arsenal.