Madaba, festa di fine anno

Publié le 13-06-2014

de Andrea Gotico

Giovedì scorso abbiamo potuto festeggiare con le famiglie dei nostri studenti e con i tanti amici dell'Arsenale dell'Incontro la conclusione di questo anno scolastico. I bambini e i ragazzi, grazie al grande lavoro dei loro insegnanti, con canzoni, danze, recite e sketch hanno voluto raccontare e festeggiare i 50 anni del Sermig attraverso la chiave dei sogni. Siamo partiti dal sogno iniziale di Ernesto e Maria e di un pugno di giovani che 50 anni fa hanno iniziato l'avventura del Sermig. L'Arsenale dell'Incontro è uno dei frutti di questo sogno che sa essere molto concreto nel mettersi in ascolto dei più deboli e che in questi anni è diventato sempre più anche il sogno di tanti amici qui in Giordania. '' Non importa se le nostre mani sono piccole, i nostri sogni accarezzano le stelle'' è la frase scritta a grandi lettere sul fondale del palco che ha fatto da filo conduttore.

I bambini e i ragazzi hanno raccontato i loro sogni: un ambiente pulito, la mia voce ascoltata, libertà senza confini, i miei diritti rispettati, la mia infanzia custodita, un mondo sicuro, la diversità accolta come una ricchezza, la pace... Proprio per questo la chiusura dell’anno scolastico è stata anche un momento importante di incontro e di condivisione delle idee e del cuore dell'Arsenale dell'Incontro. I nostri giovani volontari sono stati protagonisti insieme ai bambini e ai ragazzi della scuola, mettendoci il cuore e l’amore per questa casa. Si sono fatti in quattro a preparare tutto il necessario prima, durante e dopo la festa. Hanno raccontato anche loro un pezzo di questo sogno, attraverso esempi concreti di restituzione che costruiscono la pace e hanno proposto alle quasi 1000 persone presenti di fare il gesto della restituzione proprio per dare gambe a questo sogno di incontro e di pace. Così tutti i presenti, musulmani e cristiani di diverse confessioni, italiani e giordani, bambini e adulti, sono stati invitati a coinvolgersi ed impegnarsi sempre di più in questo sogno e si sono ritrovati con normalità a festeggiare insieme questi figli più in difficoltà.

Un esempio questo che fa emergere ancora una volta che la pace, lo stare insieme nonostante le differenze sono e dovrebbero essere per tutti la normalità, non un'eccezione o qualcosa di straordinario. Questo è il sogno di Dio ed è il nostro sogno per questa terra.


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