BEIRUT

Publié le 1989-07-30

de Ernesto Olivero

Per ore ho vissuto sotto i bombardamenti. Le finestre e le porte tremavano. Il mio cuore era inquieto...

 
Beirut

Per ore ho vissuto sotto i bombardamenti.
Le finestre e le porte tremavano.
Il mio cuore era inquieto
viveva l'insicurezza, mai provata prima,
di vedere improvvisamente la morte
per me e per l'amico al mio fianco.
Poche ora prima
avevo conosciuto viso a viso
quei ragazzi
vestiti di divise di diverso colore
che ora si sparavano.
Non me la sentivo di pregare per me
- mi sarei sentito vergognosamente egoista -,
pregavo, pregavo incessantemente,
come sempre,
perchè quei colpi andassero tutti a vuoto
e fossero gli ultimi colpi
mai sentiti da uomini.
Mentre le bombe e le cannonate
facevano sentire la loro stridente musica,
dentro di me
un pensiero prepotente rimbalzava
dal cuore alla mente:
ma la povera gente, i poveri ...
chi li difende?
Quale generale o potente
ha diritto di sparare,
di uccidere, di violentare?
La povera gente che resta uccisa, violentata,
ferita, a chi fa sentire le proprie grida?
Non c'e' nessun uomo che voglia sentire
le grida dei poveri.
Solo tu Signore
e chi Ti fissa per amare
con il tuo stesso cuore.

Ernesto Olivero
30 luglio 1989

 

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