GEORGIA: senza gas

Publié le 31-08-2009

de sandro


La temperatura scende, il gas manca: una serie di esplosioni la scorsa settimana hanno danneggiato i gasdotti che dal sud della Russia forniscono gas a Georgia ed Armenia. La richiesta di aiuto della Caritas.

a cura della redazione

 CARITAS GEORGIA
Tel.: (995 32)94 20 73/25 01 93/25 13 87/32 81 16
Fax.: (995 32)94 20 73/25 13 87
E-mail: caritas-georgia@caritas.ge
Address: 3a Nutsubidze Plateau II, 380083 Tbilisi, Georgia

Tbilisi, 27 gennaio 2006
Prot. E-01, E-21, 105/06
Cari Amici,

Come sapete dalle notizie televisive e dai giornali, in questi giorni la Georgia si trova in una gravissima situazione di emergenza causata dall’interruzione del rifornimento del gas proveniente dalla Federazione Russa e anche dalla carenza di rifornimento dell’energia elettrica. Inoltre, da circa dieci giorni, le condizioni climatiche sono particolarmente rigide: fa freddo e nevica abbondantemente. A Tbilisi, la capitale, la temperatura è di circa -5 gradi ma nelle regioni e in molte località montane del Caucaso la temperatura scende a -25 gradi. La popolazione sta vivendo momenti di difficoltà estrema. Senza gas e senza elettricità non è possibile riscaldare gli ambienti, preparare da mangiare o avere acqua calda. Tutte le scuole e le Università sono chiuse. Il Paese non è preparato a questa emergenza.


Georgia: persone in coda a Tbilisi
per rifornirsi di gas

Vi scriviamo con la speranza che riuscirete ad aiutarci, raccogliendo qualche fondo per appoggiare i progetti della nostra Chiesa che offrono assistenza primaria alla popolazione in difficoltà e che in questo momento di crisi sono, più che mai, di importanza vitale.

Certo, non riusciremo a rispondere ai bisogni di tutti ma almeno ci sforzeremo per non interrompere il funzionamento dei nostri progetti essenziali che sono, per la Caritas: la Mensa per i poveri, la Casa per i senzatetto, i Poliambulatori di Tbilisi (uno della Caritas Georgia e uno gestito dai Padri Camilliani), il Poliambulatorio di Kutaisi, la Casa per i bambini di strada di Tbilisi e il Centro Giovanile di Kutaisi. Attraverso il funzionamento di questi Centri possiamo offrire un pò di sollievo a chi è in difficoltà e che adesso sta soffrendo ancora di più.

Il Poliambulatorio “Redemptor Hominis” di Tbilisi, gestito dai Padri Camilliani, assiste ogni giorno circa 60 ammalati ed effettua circa 200 visite mediche gratuite. Il Poliambulatorio di Caritas Georgia, accoglie in media 40 pazienti anziani al giorno. Essi chiedono assistenza medica e medicinali gratuiti per le cure. A questi progetti è collegato un Servizio di Assistenza sociale e medica a domicilio per circa 150 pazienti infermi che, in questi giorni, stanno “congelando” nei propri appartamenti non riscaldati e senza luce.

La Mensa Umanitaria di Tbilisi serve al giorno circa 750 pasti caldi agli anziani poveri, ai bambini di strada, ai giovani delle famiglie emarginate, ai pazienti del servizio a domicilio. Da cinque giorni la cucina della mensa stenta a preparare i pranzi, e a rispondere alle sempre più numerose richieste di un piatto di minestra, di una tazza di tè caldo o di un pane. Un piccolo prolungamento dell’orario di riscaldamento consentirebbe agli anziani di evitare per alcune ore il gelo della casa.

Le Suore, Sorelle di Madre Teresa di Calcutta, gestiscono a Tbilisi una Casa per i senzatetto che, nel 1999, ha ospitato il Santo Padre, Giovanni Paolo II, durante la Sua visita in Georgia. In questa Casa trovano riparo 50 persone senza dimora. In questi giorni la Casa è senza riscaldamento. Sono al freddo e senza energia elettrica anche i bambini e i ragazzi del Centro Giovanile di Kutaisi e i pazienti del Poliambulatorio di Kutaisi .

In questi giorni tutti questi servizi stentano a funzionare. E’ spento il sistema di riscaldamento a gas del Centro “Casa per i bambini di Tbilisi”, (vedi foto) all’interno del quale si trovano una Casa-Famiglia per i bambini raccolti dalle strade, un Centro Giovanile e la Mensa Umanitaria. Normalmente, per riscaldare a gas gli ambienti del Centro, la Caritas Georgia, spende al giorno circa 35 o 40 Euro. Ora, per attivare la caldaia e il generatore a diesel, la spesa aumenta di otto volte perchè servono circa 300 Euro al giorno per l’acquisto del combustibile.

 Il Centro Giovanile di Kutaisi, ha urgente necessità di acquistare 8 stufette al cherosene per riscaldare almeno 5 o 6 aule dell’edificio. Una stufetta costa 150 Euro e consuma un litro di cherosene all’ora. Il prezzo del cherosene è di circa 1 Euro al litro (sperando che non inizi la speculazione sui prezzi). Significa che per riscaldare il Centro 8 ore al giorno, sono necessari almeno 64 Euro giornalieri contro i normali 20 Euro del riscaldamento a gas.

Non siamo preparati a questi costi. Con i nostri fondi possiamo far fronte all’emergenza solo per un paio di giorni ma la situazione sta perseverando già da cinque giorni e non sappiamo per quanto tempo si protrarrà ancora.

Per chi leggerà questo appello sarà difficile immaginare una città, una capitale, con più di un milione e mezzo di abitanti, senza gas, senza luce, e con il rischio di rimanere anche senza acqua. Inoltre, non potendo preparare il pasto caldo in casa, tutti cercano pane, che comincia a scarseggiare. La sera sono completamente al buio le strade e gli edifici. Sono illuminati solo gli Ospedali statali e le Ambasciate. Si muovono a fatica i mezzi di trasporto e le zone periferiche sono isolate dagli altri centri. E’ desolante vedere i quartieri popolari della città, con i loro condomini di cemento armato, senza una lampadina accesa. Durante il giorno, davanti ai distributori del diesel e del gas, si formano file di persone con cisterne o bombole del gas, in attesa del proprio turno per il rifornimento. L’attesa dura almeno cinque o sei ore, sotto la neve... Ricaricare una bombola di gas a Tbilisi costa in media 15 lari, pari a 6,80 euro. Questa spesa significa mezzo mese di pensione di un anziano, perchè in Georgia, la pensione di anzianità è di soli 13 Euro al mese. Queste cifre aiutano a capire quanto siano importanti i servizi che stiamo offrendo alla popolazione; quanto sia vitale per un anziano o un bambino di strada il pasto caldo della Mensa o un ambiente riscaldato.

Confidiamo in un Vostro supporto per aiutare la popolazione più indifesa a superare questo momento davvero estremo. Vi ringraziamo di cuore per l’attenzione e per quello che potrete fare. Ogni aiuto, per quanto piccolo sia, sarà accolto con viva gratitudine e porterà almeno un pò di sollievo e di conforto ai nostri fratelli.

 
Padre Witold Szulczynski
Direttore di Caritas Georgia


Per sostenere i progetti della Caritas Georgia:
c.c.p. n°29509106 intestato “Sermig”, causale “salviamo 100.000 bambini – Georgia”

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