Giornata Missionaria Mondiale 2005

Publié le 31-08-2009

de sandro


Un messaggio dal Paradiso … ed uno dalla R. D. Congo, dove “accanto al male, come dovunque, anche qui in Africa, c’é tanto bene!”

a cura della redazione

Tante parole si stanno spendendo in questi ultimi mesi attorno al rapporto che può o deve avere la fede con la società. Nel frattempo, in tutto il mondo, uomini e donne di ogni provenienza per fede dedicano la propria vita a dare vita agli altri. 450.000 sono religiose, 113.000 uomini, sacerdoti e religiosi, 1.650.000 i catechisti (dati 2003, www.fides.org). Oltre a tanti laici non conteggiati nelle statistiche ufficiali. Abbiamo voluto rivolgere a tutti loro un omaggio in occasione della Giornata Missionaria Mondiale 2005.

Il 22 febbraio scorso Giovanni Paolo II firmò il Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, messaggio finalizzato alle celebrazioni di ottobre, mese dedicato tradizionalmente alla missione e per la Giornata Missionaria Mondiale di domenica 23.

Nel Messaggio il Papa lega l’Eucarestia (dono della vita di Cristo al mondo) con la missione (l’annuncio di Cristo al mondo).
Il Messaggio di Giovanni Paolo II porta il titolo: “Missione: Pane spezzato per la vita del mondo”.

 Nel ricordare che “la Chiesa ha bisogno di uomini e di donne, che siano disposti a consacrarsi totalmente alla grande causa del Vangelo”, Giovanni Paolo II fa memoria di tutti i martiri missionari, che hanno dato la loro vita per la fede e per l’umanità (15 solo nel 2004, dei quali 4 in America, 6 in Africa, 4 in Asia, 1 in Europa: www.fides.org):

Quanti martiri missionari in questo nostro tempo! Il loro esempio trascini tanti giovani sul sentiero dell’eroica fedeltà a Cristo! La Chiesa ha bisogno di uomini e di donne, che siano disposti a consacrarsi totalmente alla grande causa del Vangelo.

Di alcuni di loro racconta sr. Lucia Sabbadin, missionaria a Bukavu - Repubblica Democratica del Congo, nella lettera che riceviamo, sempre in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, e volentieri pubblichiamo.

Carissimi fratelli e sorelle, che sostenete il servizio dei “missionari del Vangelo” in terre lontane, arrivo all’ultimo momento, come al mio solito.

Colgo l’occasione della Giornata Missionaria Mondiale per venire a salutarvi, ringraziarvi ed incoraggiarvi; anche voi, infatti, state dando la vostra collaborazione ai tanti missionari del Vangelo sparsi per il mondo, tra i quali la sottoscritta, impegnata, da ormai 25 anni, ad annunciare l’amore di Gesù in terra africana.

Il mese di ottobre e questa giornata, in particolare, é un tempo di grazia, che ci apre l’orizzonte sull’immensa opera della Chiesa, che da 2000 anni annuncia il Vangelo nei luoghi e nei modi più svariati. Per questa immensa opera di amore lodiamo il Signore!

Oggi, però, come individui e come comunità, siamo anche interpellati sulla qualità della nostra vita cristiana: Siamo davvero seguaci ed amici di Gesù Cristo?; di quel Gesù che “che da ricco che era si é fatto povero per arricchire noi”?; che “oltraggiato non rispondeva con oltraggi e soffrendo non minacciava vendetta”?; di quel Gesù che ha detto: “Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore”? Il nostro Maestro ci insegna che la mitezza e l’umiltà non sono debolezza, pigrizia, fuga di fronte a tutte le ingiustizie che vediamo attorno a noi, ma piuttosto forza, coraggio e seme di vita nuova, più fraterna.

Certamente questo stile e questa testimonianza non sono facili, ma la gente con cui condividiamo la nostra vita ha bisogno di vedere in noi un po’ del cuore e del volto di quel Gesù che ha portato su di sé il peccato del mondo e che si é messo sempre dalla parte dei poveri.

Qui a Bukavu, in questo mese di ottobre, facciamo memoria dei tre nostri Vescovi-martiri: tre in nove anni! Monsignor Christophe Munzihirwa assassinato il 29 ottobre 1996, Monsignor Emmanuel Kataliko, morto il 4 ottobre 2000, dopo 7 mesi di esilio e Monsignor Charles Mbogha, deceduto il 9 ottobre 2005, dopo 4 anni di dura sofferenza: tre martiri dell’amore, della giustizia e del servizio fedele alla Chiesa e ai più poveri!

Il 15 ottobre 2000 a Gihiza (Burundi) veniva uccisa la nostra sorella sr. Gina Simionato, vittima innocente, come tanti altri nostri fratelli, che continuano ad essere uccisi ingiustamente. Una settimana fa Kaniola 25 persone (adulti, ragazzi e bambini) sono state barbaramente trucidate nelle loro capanne, in piena notte.

L’odio, la violenza, il male continuano a seminare il terrore, la morte e il lutto nella nostra Regione. Ma noi, cristiani e missionari del Vangelo, non ci stanchiamo di annunciare, attraverso la solidarietà con gli oppressi, la vita, la pace e la gioia che ci vengono dal Signore. Vivere lo spirito delle Beatitudini non é facile, ma questa é la strada su cui Gesù ci invita a camminare, sostenendoci a vicenda con la preghiera e con l’esempio.

Accanto al male, però, come dovunque, anche qui in Africa, c’é tanto bene. Dentro le famiglie, nei vari gruppi, nelle chiese locali: impegno quotidiano a proteggere la vita, a promuovere la giustizia, a praticare l’amore, a promuovere gesti di perdono e di comunione.

GRAZIE a ciascuno di voi che, da lontano, con la preghiera, l’aiuto materiale e la vostra amicizia ci sostenete nel nostro cammino e nell’impegno di difendere i poveri e di promuovere giustizia e pace nel Continente africano, così dimenticato ed oppresso.

In questo mese della Missione chiediamo al Signore di rinnovare in noi l’adesione all’Amore e l’impegno di continuare con fedeltà e coraggio ad annunciare Gesù Cristo con la nostra vita, più che con le parole. Grazie a voi, missionari “ad intra”, preziosi e carissimi come noi missionari “ad extra”.

Di cuore auguro a ciascuno “Buona Missione” e porgo il mio saluto riconoscente e fraterno. A nome dei fratelli africani e delle mie consorelle dorotee.

suor Lucia Sabbadin

 

 

 

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