Ricordati che devi morire. Mo' me lo segno!

Publié le 15-08-2012

de Mauro Tabasso

di Mauro Tabasso  - Già Massimo Troisi, di onorata memoria, aveva avuto a che fare con il catastrofismo in “Non ci resta che piangere”. Ma sarà tutto vero?

Ho sempre provato un certo interesse per i grandi misteri dell’Universo, le Piramidi, Atlantide, Stonehenge, ecc., e quest’estate, non so a qual pro, ho ricevuto in regalo un libro di un noto giornalista che tratta niente meno che... della fine del mondo, prevista secondo una serie di profezie legate al calendario Maja e ad altro, per il 20 dicembre 2012 o giù di lì. Premesso che non l’ho ancora finito, nel frattempo, però, ho fatto stretching alle mani, ripiegando il pollice sul medio e l’anulare e distendendo per benino indice e mignolo. Vuoi mai che ‘sti Maja avessero ragione… Certo che se sapessi di dover dipartire di qui a tre anni, già oggi non mi sentirei troppo bene. Penserei al mutuo della casa, all’auto che ho cambiato da poco e che non so bene quando finirò di pagare… Porca miseria… Se sapevo le prendevo più grandi, tanto chissenefrega.

Poi vedo quella pubblicità di quel signore che mi dice che la sua banca è costruita intorno a me… sarà per quello che uno dai debiti non riesce mai ad uscire. Ma se anche lui ha letto il mio libro, sono certo che roderebbe più a lui l’idea che l’Apocalisse ci coglierà prima dell’estinzione della mia ipoteca, e devo ammettere che questo mi fa già sentire meglio. Quindi riordino le idee e vengo al punto. Ammettendo per un attimo che il terrorista psicologico che ha raccolto le profezie e ci ha scritto un libro abbia ragione o qualche probabilità di averla, come evitare la tegola? Come fare in modo che la rotta si inverta o quanto meno si allunghi? Beh, pare che anche i poli magnetici terrestri stiano mutando, quindi in un certo senso le rotte dovranno cambiare comunque.

Ma se vogliamo veramente dare una mano alla terra e al suo giramento di poli dobbiamo ricominciare a puntare sul nostro talento, sulla nostra creatività, sulla nostra fantasia. Siamo noi tutti il mistero più grande dell’universo, la nostra mente, il suo potere. L’uomo è certamente la creatura più malvagia del pianeta, ma anche la più incredibile, la più brillante, la più geniale, a volte la più buona. È la sola creatura conosciuta capace di astrazione, immaginazione, creatività…

Quelli che noi chiamiamo animali, non commettono in natura le crudeltà di cui noi siamo capaci, tuttavia, pensate… un leone, per quanto grosso e potente, vive una vita tutto sommato limitata a poche funzioni. Quando ha fame uccide, quando è sazio riposa, se ha sete beve e quando va in calore si accoppia. Ho scordato qualcosa? Ah, sì, quando è vecchio o malato diventa a sua volta preda e viene mangiato. Un cavallo, per quanto bello ed elegante, fa più o meno la vita del leone, con la differenza che essendo un erbivoro non è mai cacciatore ma sempre preda.

Urka, è bello essere un uomo fortunato. C’è Topolino, la Nutella, l’i-pod e dentro una delle invenzioni più incredibili di tutte, la musica con la sua magia, il suo essere infinita, indefinita e insondabile. Come accidenti ha fatto l’uomo a inventarla? Mi torna alla mente Fantozzi (foto) che si morsica la lingua di lato, strabuzza gli occhi e… come diceva? Ah, sì: “Ppppiiinaaaa!!!”. Ecco. È da queste cose che dobbiamo ripartire se vogliamo convincere il buon Dio a prolungarci il contratto di affitto: dobbiamo puntare sul bello e sul buono che è in noi e solo in noi, tutti noi, e dobbiamo accenderlo, farlo emergere.

È per questo che vi aspettiamo tutti a L’Aquila il 28 agosto 2010. Dobbiamo ripartire dal dialogo e dal confronto. Ma lasciamoci aiutare dall’arte che è una delle nostre espressioni più pure, più pulite e più sincere. Detto ciò, non mi rimane che darmi da fare e sperare di vedere la fine delle mie ipoteche, il giorno in cui la banca aprirà il caveau che mi tiene prigioniero. Ma forse inventeranno prima il teletrasporto, e allora marameo… 
 

 

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