TV? Nein, danke!

Publié le 31-08-2009

de bruno


Conosco diverse persone che dichiarano con soddisfazione di aver scelto di non possedere un televisore.
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A volte rimango molto colpita nel vedere cose che vedo solo perché passano in tv.
Possono essere interviste con persone che hanno avuto esperienze che io non avrò mai nel bene o nel male, o documentari su creature, fatti o popoli che non riuscirei ad immaginare neppure.
A volte guardo incantata artigiani che fanno il proprio mestiere da secoli, e che non verrebbero mai a casa mia a farmi vedere ad esempio come si lavora questo o quel materiale.

Si è parlato abbastanza di tv spazzatura, ma nessuno mi obbliga a guardare orribili trasmissioni in cui la gente esibisce il peggio di sé, né devo necessariamente consultare oracoli dispensatori di numeri fortunati solo perché li ho visti passando da un canale all’altro.
Certo la televisione è uno strumento che, avvicinando troppo facilmente tutto a tutti, può essere definito pericoloso, ma coloro che sono stati abbindolati da Wanna Marchi e soci potevano comunque essere raggirati da un conoscente o da qualcuno incontrato per strada.

Diciamo che quello che all’inizio degli anni ’60 era poco più di un nuovo ed affascinante elettrodomestico ora è diventato un’entità dotata di grande potere, ma proprio vivendo con questa presenza quotidiana fin da piccoli si impara a selezionare e filtrare opportunamente la massa enorme di informazioni con cui essa ci fa entrare in contatto.
Fra i suoi canali comunque si muove, seppure con fatica, anche la cultura, e questo è un fatto. Peccato non approfittarne. Chi ha l’amore per la lettura non lo perde a causa della televisione e chi non legge probabilmente non leggerà mai.

Lina Battiferri

 

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