Vivere da cristiani / 1

Publié le 06-10-2011

de Cesare Falletti

 

Ottobre, mese dedicato alla dimensione missionaria. Cosa significa essere fuoco, luce, pane, vita – come lo è stato Gesù - per il cristiano di oggi? In questa prima parte ci soffermiamo sui primi due termini.

di Cesare Falletti

 

Vivere da cristiani è diventare fuoco, luce, pane, vita: sembra qualcosa un po’ troppo grande, eppure sappiamo quanto è bello, quanto è giusto rispondere a questo desiderio di Gesù. Vivere da cristiano vuol dire vivere Gesù Cristo. San Paolo lo dice: “Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno” (Fil 1,21). Forse non abbiamo ancora raggiunto questa meta, ma certamente siamo chiamati a tendervi con tutto il nostro desiderio, quel desiderio che ci spinge e che fa sì che la nostra vita prenda una direzione piuttosto che un’altra.
Se vogliamo dirci cristiani non possiamo voler meno di quello che ha voluto Gesù, non possiamo accontentarci di una media misura. Non si può dire che ci basta un angolino in Paradiso. Dobbiamo volere, come gli apostoli - forse con un po’ più di umiltà, ma con lo stesso zelo - essere alla destra o alla sinistra di Gesù, essere insieme a Lui sulla terra per essere insieme a Lui nella gloria.

Non si può guardare l’amore (e Gesù è amore) senza innamorarsi: chi guarda l’amore e non si innamora vive nell’inferno. L’amore tende al bene totale e, appena mettiamo dei freni, cominciamo a star male. Nello stesso tempo dobbiamo avere l’umiltà di sapere e di accettare che non si è mai finito di dare tutto.

ESSERE FUOCO

ESSERE LUCE

da un incontro di padre Cesare Falletti al Sermig
deregistrazione non rivista dall’autore

1-continua


Vivere da cristiani / 2

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