L'Arsenale dell'Incontro durante il Covid

Chiusi insieme con chi ha bisogno
Aperti a chi ha bisogno


 

La Giordania ha avuto in generali pochi casi di contagio ma il Paese ha adottato comunque severe misure restrittive in modo preventivo, chiudendo tutto e chiedendo di restare a casa. Le scuole sono stati i primi enti ad essere chiusi e così anche l’Arsenale dell’Incontro ha dovuto sospendere le proprie attività scolastiche e professionali per i bambini con disabilità e le attività ludico ricreative per la comunità di profughi iracheni in Giordania.

La Fraternità, anche se chiusa in Arsenale, ha continuato a stare vicino ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, accompagnandoli nella quotidianità. Le ragazze della Fraternità hanno preparato lezioni online e video che inviano agli studenti per continuare le attività intraprese durante l’anno ed evitare che bambini con una difficoltà cognitiva perdano le abilità acquisite fino ad ora. Ai più grandi che normalmente frequentano i corsi professionali di cucina, agricoltura, arti manuali, ogni giorno è stato chiesto di svolgere un’attività a casa seguendo le indicazioni di un video o di foto o date al telefono.

Con i profughi che solitamente frequentano l’Arsenale si è mantenuto un contatto telefonico costante per stemperare quelle tensioni che sono nate da questo tempo di emergenza che si somma ad una situazione già molto difficile e precaria.

L’Arsenale dell'Incontro RINGRAZIA tutti coloro che hanno reso possibile di essere vicini ai nostri bambini e alle loro famiglie anche durante la Pandemia Mondiale di Covid. 

 

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