18.01.10

Publié le 04-01-2010

de Redazione Sermig

Cara amica,
le emozioni che sto provando in questi giorni credo di non averle provate mai.
Spero che questi sentimenti possano tradursi presto in buoni propositi da portare avanti nella vita di tutti i giorni, in modo che tutti si accorgano che anche io ho iniziato a sperare in un futuro meno buio del presente.
Spero di andare avanti per la mia strada senza farmi influenzare dalle tante persone negative che ci sono attorno a me,spero di avere il coraggio di emergere dalla massa di chi ha smesso di credere nel futuro. Voglio spiccare il volo con ali cariche di speranza,non cercare di sopravvivere agli eventi.
Quindi io,18enne nel 2009 voglio iniziare a vivere e sperare.
“In una buia e orrenda valle,
dove l’uomo dimora per paura di vivere,
ci trovavamo a vagare senza astro alcuno,
e di rovi la via si percepiva colma.
Con passo pesante ed anima stanca,
con grevi pensieri ad annebbiarci la mente,
il dolor si sopportava,
ma le speranze andavano svanendo.
Quand’ecco al fondo del baratro,
un fanciullo con una candela in mano,
sorridendo nel vederci con gli occhi e il cuore,
E ci invitò allora porgendoci la mano,
ad andar con lui nel buio la fuori,
e senza paura nessuna lo si seguiva,
assieme dunque come fascio di luci si percorse la via”.
Assieme possiamo vivere la speranza di cambiare il mondo,nello sguardo gioioso di un bambino possiamo trovare nuovo coraggio,nuova speranza e nuova vita. Dobbiamo solo seguire la luce e diventare luce a nostra volta. Questo è ciò in cui credo e ho scritto questa poesia per chi è ancora nella valle ma vuole uscire al sole.


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