29.09.09

Publié le 29-09-2009

de Redazione Sermig

È incredibile assistere alla realizzazione di un progetto così straordinario come quello del Sermig ed è ancora più incredibile poter essere una piccola goccia in questo oceano, riconoscendo il valore e l’importanza di esserlo.
Questa esperienza è stata e sarà per me scuola di umiltà e di giustizia, di consapevolezza e di responsabilità.
Nella nostra realtà quotidiana capita spesso di percepire che il proprio contributo minimo e non nullo e il più delle volte tiriamo i remi in barca proprio perché viene a mancare l’inventiva, la motivazione.
L’idea, che io ritengo geniale, del Sermig è quella di riflettere prima di tutto sul senso di ciò che si fa; soltanto così si costruisce una base che non potrà mai venire meno, che anche nei momenti più duri forma la motivazione per andare avanti.
Se abbiamo un bel dono il perché del nostro agire, nessuno potrà distoglierci dal nostro cammino.
È questo ciò che ho apprezzato maggiormente, ciò che mi ha permesso di capire la portata dell’esperienza vissuto.
Il sermig non dà certezze, ma dà speranza in un modo così contagioso che è difficile rimanere indifferenti.
Oggi incontriamo forse persone-tastimoni di speranza, perché non è facile sperare, conviene distruggere credendo così di sfuggire all’illusione.
Ci tengo a distinguere la speranza dell’illusione; la speranza a mio parere è un crederci fino in fondo, non da ciechi ma da consapevoli e fiduciosi.
Decido di starci perché ritengo che possa soddisfare la mia sete, la mia ricerca si senso nella vita, perché credo che sia ciò a cui siamo chiamati dal nostro Padre Celeste
Grazie!

Ce site utilise des cookies. Si tu continues ta navigation tu consens à leur utilisation. Clique ici pour plus de détails

Ok