Giornata internazionale dell’acqua 2007. La barca fa acqua

Publié le 31-08-2009

de Redazione Sermig


L'acqua è il bene più grande del nostro pianeta, più del petrolio, è una risorsa determinante per l’umanità, un diritto fondamentale che va garantito a tutti.

a cura del Museo A come Ambiente



I ghiacci della Patagonia
Oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile. 8 milioni di persone muoiono ogni anno in seguito all'utilizzo di acqua stagnante. Ogni giorno 30.000 persone muoiono per la mancanza o la cattiva qualità dell’acqua. In Africa il consumo di acqua è in media di appena 20-50 litri al giorno per abitante, in Italia raggiunge i 200/300, addirittura 700 negli Stati Uniti. Sono le cifre di una guerra silenziosa ma implacabile che mina alla radice lo sviluppo di molte popolazioni del globo.
Per poter parlare di condizioni accettabili di vita, infatti, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) occorrono almeno 50 litri di acqua al giorno per ogni essere umano. Sotto questa soglia si parla di “stress idrico” (lo squilibrio tra la richiesta e la disponibilità di acqua).
Questo ed altro ci ricorda la Giornata internazionale dell’acqua - promossa dalle Nazioni Unite a partire dal 1993 - che si celebra il 22 marzo.

Nel settembre 2000, all’ONU, 189 Capi di Stato si sono impegnati, con la Dichiarazione del Millennio, a dimezzare il numero di chi non ha accesso all’acqua potabile entro il 2015 (impegno ribadito nel 2002 a Johannesburg): “Noi decidiamo inoltre: di dimezzare, entro l’anno 2015, la percentuale della popolazione mondiale il cui reddito è inferiore a un dollaro al giorno e la percentuale di persone che soffrono la fame e, entro la stessa data, di dimezzare la percentuale di persone che non sono in condizione di raggiungere o non possono permettersi di bere acqua potabile”. Per raggiungere l’obiettivo, occorrerebbe garantire l’acqua a 100 milioni di persone in più ogni anno: 274.000 al giorno, cioè una città di media grandezza da collegare ogni giorno alla rete idrica e fognaria. Secondo la Banca Mondiale servirebbero almeno 3600 miliardi. In realtà al ritmo attuale, si è lontani dall’obiettivo. Si ipotizza che l’acqua per tutti sarà garantita nel 2025 per l’Asia, 2040 per l’America Latina e 2050 per l’Africa.

Scoppieranno guerre per l’acqua? La Banca Mondiale ha stimato recentemente che l’acqua di 263 bacini fluviali (dal Nilo al Mekong) è uno dei principali fattori di crisi e potrebbe portare allo scoppio di conflitti bellici. Questi bacini coprono il 45% delle terre emerse e intorno ad essi vive il 40% della popolazione mondiale. Finora non sono scoppiate delle vere e proprie guerre, ma le tensioni in queste aree sono in aumento e il futuro è ancora più inquietante.
Oltre un terzo della popolazione a basso reddito vive nei Paesi dove è più grave il problema dell’acqua. Là, l’alternativa alla sete e alle pozzanghere è l’acqua in bottiglia o delle autobotti dei privati, pagata anche 100 volte più cara rispetto a quanto viene a costare a un cittadino dei quartieri di lusso. Non stiamo parlando di città che sorgono nel deserto, ma delle bidonville del Brasile o del Congo, Paesi tra i più ricchi di acqua al mondo. Più che di mancanza occorre dunque parlare di accesso negato all’acqua.

Gli investimenti richiesti per dissetare il mondo sono impressionanti: dagli 80 miliardi di dollari l’anno del 2000 si dovrà passare ad un totale di 180 miliardi di dollari annui. È solo grazie a questo fiume impetuoso di denaro che - si sostiene – sarà possibile ridurre del 75% il numero delle persone che oggi non dispongono di acqua potabile e tanto meno di servizi igienici.
La maggior parte dei quattrini dovrebbe arrivare dai privati, dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale, per consentire a molti governi di Paesi poveri di non appesantire ulteriormente il debito pubblico.
I problemi maggiori relativi all’accesso all’acqua potabile sono legati all’inadeguatezza dei governi centrali e locali, all’attuale scarsità di flussi finanziari mondiali e alla mancanza di stimoli per i principali attori economici a investire nel settore.

L’acqua nel mondo
Si stima che sulla terra vi siano circa 1,5 miliardi di km cubi di acqua. Di questa, oltre il 97% forma oceani e mari e contiene un’alta quantità di sali disciolti, intorno a 35.000 mg/l. La parte restante è costituita da acqua dolce con contenuto salino massimo di 2000 mg/l ed è in gran parte stoccata nei ghiacciai o negli acquiferi sotterranei. Solo 11 milioni di km cubi circa, pari allo 0,015% del totale forma fiumi, laghi, vapore acqueo e organismi viventi. Se tutta l’acqua della Terra corrispondesse a 100 litri, quella potabile e facilmente sfruttabile dall’uomo occuperebbe metà di un cucchiaino da caffè.
Si fa presto a dire acqua! L’acqua dolce si trova nel 68,9% nei ghiacci, il 29,9 nelle falde acquifere profonde, lo 0,3 nelle acque dei laghi e dei fiumi.

Il 18% della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile
L’80% delle morti nei Paesi in via di sviluppo sono causate da malattie legate all’acqua contaminata. Ogni anno, specie nel Sud del mondo, muoiono 4 milioni di bambini a causa di infezioni e gastroenteriti Sono il 42% le persone che non hanno accesso all’acqua potabile nell’Africa Sahariana.

La scarsità idrica può essere fisica, in questo caso riguarda le regioni aride e semi-aride, o economica: non solo la disponibilità d’acqua quanto la capacità di utilizzarla.
Si riscontra la scarsità fisica in: sud Africa, nord Africa, Paesi arabi, Caucaso, Pakistan, India, fascia nord Cina. Mentre la scarsità economica è presente in: gran parte dell’America centrale, del Sud America, dell’Africa, della Turchia, in parte dell’India costiera e della Cina, nei Paesi Asiatici, nelle isole e in Australia. In Europa sono interessate la ex Jugoslavia e i Paesi confinanti con la ex Russia: Polonia, Lettonia.

Dove piove? Precipitazioni, evaporazione e scorrimento.
La distribuzione dello scorrimento d’acqua sui continenti non è uniforme e non tiene conto della concentrazione della popolazione. L’Asia ha il 60% della popolazione e il 36% dello scorrimento. Il Sud America il 5% della popolazione e il 25% dello scorrimento. Spesso le precipitazioni avvengono in brevi periodi, ad esempio maggio - settembre in Asia.
Il 40% della popolazione mondiale, circa 2 miliardi e 200 milioni di esseri umani, vive oggi in 80 Paesi classificati come aridi o semiaridi. La percentuale è destinata a crescere fino a raggiungere, entro la metà del XXI sec., il 65% degli abitanti della Terra.
In tutto il mondo l’agricoltura è un’attività ad alta intensità d’uso idrico ed utilizza questa risorsa nella maniera meno efficiente: 70% agricoltura, 20% industria, 10% usi civili.
L’acqua è un bene comune, ma questa semplice affermazione facilmente condivisibile suscita alcuni interrogativi:
1. a chi appartiene l’acqua, considerata da tutti come la fonte principale di vita, alla stessa stregua dell’aria e dell’energia solare? Appartiene allo Stato, alla “nazione”, alla comunità locale, all’umanità? Si tratta di un bene comune o di un bene appropriabile da soggetti particolari? Che cosa pensare della privatizzazione della gestione dell’acqua?
2. l’accesso all’acqua deve essere trattato come un diritto umano e sociale, individuale e collettivo, imprescrittibile o come un bisogno vitale? A chi tocca la responsabilità del finanziamento dell’accesso all’acqua per tutti, nella quantità e qualità sufficienti alla vita: alla collettività, alla comunità dei cittadini o al mercato, al consumatore secondo il principio “chi usa paga”?
3. è vero che l’acqua dolce sta diventando sempre più scarsa e più cara e che l’acqua deve essere considerata come l’oro blu del XXI secolo (come il petrolio fu l’oro nero del XX)? Come evitare pertanto l’attuale distruzione di questo bene causata dall’impiego eccessivo e non sostenibile che ne facciamo per usi irrigui, industriali, idropotabili e domestici?

 
Museo A come Ambiente, Torino

L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani:
senza acqua non c’è futuro. L’acqua è democrazia

Nelson Mandela
 

Per approfondire:
www.worldwaterday07.org il sito ufficiale della Giornata mondiale dell’acqua 2007
www.unwater.org  il sito dell’ONU dedicato all’acqua
www.contrattoacqua.it per un Contratto Mondiale sull’acqua
“L’acqua è uguale per tutti”: campagna di Legambiente

 

 

 

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