Il valore di un figlio

Publié le 29-06-2016

de Pierluigi Conzo

di Pierluigi Conzo - I soldi non fanno la felicità, dicono. E i figli? Qual è il loro impatto sulla felicità dei genitori nei Paesi più poveri, caratterizzati da alti tassi di fecondità e bassi livelli di sviluppo? Le teorie suggeriscono che in Paesi con inadeguato sistema pensionistico e alta volatilità di reddito i figli assumono un valore strumentale per il sostentamento dei genitori durante la vecchiaia. Abbiamo condotto uno studio sull'effetto dei figli sulla soddisfazione di vita dei genitori in Etiopia rurale. I risultati confermano le teorie, ma variano in base al genere del genitore: a parità di reddito percepito ed oggettivo, la recente nascita di un figlio riduce la soddisfazione di vita della madre in età riproduttiva, mentre avere molti figli accresce quella del padre in tarda età. Il maggior costo per la donna è imputabile ai rischi fisici della maternità, allo scarso periodo di riposo e all’esclusivo compito di accudimento dei figli insieme alla cura della casa.

Sembra tuttavia paradossale che il tasso di fecondità femminile dell’area resti ancora alto nonostante le donne vorrebbero avere meno figli.
Le spiegazioni risiedono nelle norme sociali sulla numerosità familiare (non avere figli è segno di impurità) e nello scarso potere negoziale della donna all'interno della famiglia. Ne scaturisce un inevitabile aumento delle fecondità che ostacola l’uscita dalla trappola della povertà: la fragilità economica innalza la quantità di figli come investimento per la vecchiaia, a discapito della loro qualità (istruzione e salute); a sua volta l’elevato numero di figli non istruiti drena le scarse risorse presenti e future della famiglia, allontanandola dalla soglia di reddito minimo necessaria per uscire dalla povertà.

Un miglioramento risiederebbe nel rafforzamento del ruolo della donna attraverso, ad esempio, l’istruzione. Processo di trasformazione culturale necessario ma lento, ostacolato da radicate credenze culturali e sociali. Occorrerebbe altresì garantire alle famiglie povere strumenti assicurativi-pensionistici ad hoc che spingano a far meno leva sulla fecondità come tutela dinanzi l’incertezza e la volatilità di reddito.

 

 

 

 

Rubrica di Nuovo Progetto

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