L’Abbraccio del carnevale

Publié le 22-02-2020

de Redazione Sermig

“Il Brasile non è paese per principianti.” [Tom Jobim]. Poche parole sono così azzeccate per dare l’ideia dei suoi abissi insondabili, che un veloce turista non intravede nemmeno. Figuriamoci spiegarne il carnevale, che semplice non è. E allora, all’Arsenale della Speranza invece di spiegarlo, lo facciamo. È uno dei rari casi in cui per essere veri bisogna indossare una maschera.

Da 7 anni abbracciamo il nostro quartiere con la sfilata “Batuca-Bresser”. Nel gigantesco mosaico del carnevale di San Paolo, la nostra sfilata è davvero un minuscolo tassello, ma è potentissimo perchè mette insieme un piccolo campione dei tanti mondi “paralleli” di questa grande città.

Studenti universitari, bambini del quartiere, famiglie che abitano in alcune occupazioni dei dintorni, ospiti dell’Arsenale, professionisti di diverse aree, fedeli delle parrocchie vicine, membri della comunità boliviana... tutti nella stessa sfilata che, oltre al tradizione carro allegorico, quest’anno ha potuto contare su due grandi mani in polistirolo e rispettive braccia di cartone e tessuto lunghe 18 metri per avvolgere tutti – ma proprio tutti, nessuno escluso – con un grande abbraccio, simbolo di accoglienza e di cura, non solo per me, non solo per “i miei”, ma per tutti!

Uno dei bambini che hanno partecipato alla sfilata insieme al suo papà, rientrando a casa ha raccontato, tutto vibrante: “Mamma, sono stato tutto il pomeriggio dentro un grande abbraccio!”. Poche parole sono così azzeccate per spiegare il nostro carnevale, che è semplice e vorremmo che fosse vero sempre. Noi continueremo ad allungare le nostre piccole braccia per raggiungere tutti, anche voi!

Fraternità del Sermig di San Paolo del Brasile

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