Lettera agli amici - 30 marzo 2014
Publié le 01-04-2014
Caro amico,Â
vorrei avere la grazia di comunicare intimamente con te, come se questa lettera fosse scritta solo a te. La tua anima come sta? Lâinquietudine, i dubbi vivono ancora in te?Â
Se riuscissi ad abbandonarti, a sentirti alla Presenza di Dio ogni momento, se sentissi che Dio ama proprio te, ha unâattenzione intima solo per te, lâinquietudine passerebbe e ti sentiresti tranquillo del âsĂŹâche gli doni, ti sentiresti in pace in ogni momento della giornata.Â
Vorrei che lâinquietudine e i dubbi che ti prendono ancora facessero parte del passato e che il nuovo fosse il dono che il Signore ti fa oggi.Â
Vorrei che la tua anima si chetasse definitivamente e dicesse: âSono di Dioâ.Â
Vorrei che sentissi fisicamente la presenza di Dio che ti ama, che conta su di te, che gioisce con te, che in ogni passo ti incoraggia.Â
Vorrei sentissi che la fedeltĂ di Dio per te Ăš eterna, sentissi che Dio Ăš pazzo di te.Â
Non sono pensieri di un esaltato, amico mio, sono parole coscienti e consapevoli. Insieme un pezzo di mondo lâabbiamo giĂ cambiato ma con questa lettera, lasciamelo pensare, lasciamelo immaginare, vorrei che tu potessi dire: âHo trovato quello che cercavo, lâavevo vicino a me e finalmente lâho capitoâ.Â
Da ora in poi puoi vivere con Dio, sentire fisicamente la sua presenza, la sua mano attaccata alla tua, il suo calore che ti protegge. Lui Ăš con te anche quando il male vuole dimostrarti il contrario e ti attorciglia la mente in pensieri di sfiducia: non sono fatto per Dio, battiamo lâaria, questa sofferenza Ăš troppo per meâŠÂ
Caro amico, non scoraggiarti mai piĂč. Con il suo amore Dio quasi previene i passi sbagliati che puoi fare. Nella lotta tra il bene e il male, ti puoi sentire vincitore perchĂ© Dio Ăš con te.Â
La parola di Dio ci viene incontro per rassicurarci che siamo Suoi, siamo amati da Lui, siamo scelti da Lui e la Sua benedizione Ăš sempre sulla nostra vita:Â
âTi ho chiamato per nome (âŠ) Tu sei prezioso ai miei occhi, perchĂ© sei degno di stima e io ti amo. (âŠ) Ti renderĂČ pronto allâazione anche se tu non mi conosciâ (Is,43).Â
Durante questo mese il Signore ci Ăš venuto incontro con segni di grazia molto speciali, come la decisione del 4° Appuntamento dei Giovani della Pace il 4 ottobre, festa di San Francesco, a Napoli. Una decisione arrivata improvvisamente ma penso che il Signore la attendesse da sempre per portare pace al mondo intero, partendo da una cittĂ :Â
âIo pongo sulle labbra: âPace, pace ai lontani e ai vicini - dice il Signore - e io li guarirĂČââ (Is 57,19).
A questo Appuntamento ci dobbiamo arrivare con lo spirito di convertire noi stessi per poter proporre senza parole, solo con la nostra presenza, una conversione che elimini i tanti giudizi e i pregiudizi. Non saremo a Napoli perchĂ© Ăš una cittĂ piĂč difficile delle altre, non strumentalizzeremo la sua sofferenza per nessun motivo. Saremo semplicemente sereni e silenziosi.Â
âVerranno a te in atteggiamento umile i figli dei tuoi oppressori; ti si getteranno proni alle piante dei piedi quanti ti disprezzavano. Ti chiameranno âCittĂ del Signoreâ, âSion del Santo dâIsraeleâ. Dopo essere stata derelitta, odiata, senza che alcuno passasse da te, io farĂČ di te lâorgoglio dei secoli, la gioia di tutte le generazioniâ (Is 60,14-15).Â
Il Signore gioisce perchĂ© vede giĂ i frutti che ci saranno. Vede giĂ tante conversioni, vede giĂ il bene che parte da Napoli perchĂ© ha visto che il âmanda meâ ha trovato in noi casa, che la conversione che chiediamo molti di noi lâhanno giĂ fatta propria:Â
âPoi io udii la voce del Signore che diceva: âChi manderĂČ e chi andrĂ per noi?â E io risposi: âEccomi, manda me!â. Egli disse: âVaâ e riferisci a questo popoloââ (Is 6,8-9).Â
Caro amico, sento tanta fiducia in Dio e tanta commozione per la gente che sempre piĂč sta perdendo speranza e inconsciamente si abbandona al pessimismo, al disfattismo:Â
ââSentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?â La sentinella risponde: âViene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!ââ (Is 21,11-12).Â
Mi torna in mente la frase di un uomo di Dio che vive tra la gente schiacciata dal potere violento della mafia: âSono stufo di vedere gente morire sperando che le cose cambino e non cambiano maiâ. Non Ăš una resa, Ăš un urlo di dolore che faccio mio: âSignore, aiutaci! Non ci sentiamo abbandonati in questo tempo, ma aiutaci!â.Â
Caro amico, non dimentichiamo lâultima lettera di Madre Teresa, ritrovata nel nostro archivio dopo la sua morte, quasi un suo messaggio dal Paradiso: âCaro Ernesto, dobbiamo prendere la Madonna con noi e insieme a Lei andare alla ricerca dei bambini, dei giovani, per portarli a casa.â.Â
Fin da ora affidiamo alla Madonna la protezione di ogni attimo del Mondiale, da adesso a quel giorno, da quel giorno a sempre.Â
In questi giorni sto girando il mondo ma non sento la fatica, sento una nuova forza che non Ăš mia, sento nuove parole che mi escono dalla mente, dal cuore: Napoli canta. Dobbiamo cantare con Napoli e far diventare questo canto una preghiera accorata, piena di fiducia, piena di riconoscenza.Â
Ti benedico, caro amico, e anche tu benedicimi!
Ernesto
Torino, 30 marzo 2014