Uscire dal buio

Publié le 23-10-2012

de Andrea Gotico

Sei appena andata via, è passata a prenderti l’assistente sociale. Ti porta in una comunità “protetta” in un’altra città dove Sara e Luca finalmente potranno riprendere la scuola senza paura di trovare il papà ad aspettarli fuori. All’Arsenale sei stata un mese, o poco piu’.
Quando sei arrivata, accompagnata dalla polizia, prima di te è entrata la tua rabbia, la tua diffidenza, il tuo passato scritto nello sguardo, nel tuo modo aggressivo di vestire, di rivolgerti agli altri. Poi con il passare dei giorni, piano piano sei arrivata anche tu, con il tuo cuore. Hai permesso alla vita di questa casa, così diversa dalla tua normalità, di entrarti dentro almeno un po’. La tua espressione è cambiata hai capito che non avevi bisogno di difenderti, che potevi fidarti. E poco per volta la rabbia si è sciolta in pianto liberatorio: la paura di non farcela, di non essere in grado, così giovane, di continuare a fare la madre. Prima di andare via mi hai dato un foglio a righe ripiegato in quattro, mi hai detto: “leggilo solo quando saro’ andata via”

Mentre il portone si richiude dietro di te, tiro fuori dalla tasca la tua lettera:

“Mi sono trovata nel buio piu’ oscuro andavo a tastoni per cercare di capire dove mi trovassi e come uscirne. Al mio grido di aiuto ho solo ricevuto ipocrisia, meschinità, malvagità. Mi sentivo di annegare nelle mie lacrime di sofferenza e disperazione. Poi qualcuno mi ha preso per la mano e mi ha insegnato che senza buio la luce non esisterebbe. E’ dal buio che nasce la luce. Quando nasciamo è tutto buio, la luce è dopo e da lì impariamo ad amare, ad odiare e a capire cio’ che ci circonda. Grazie per avermi insegnato a non vergognarmi di avere paura e di trovare il coraggio nel profondo della paura stessa.
Grazie per avermi insegnato il senso piu’ profondo della vita: amare incondizionatamente. Con profondo affetto

Katia

Buona vita cara Katia a te e ai tuoi bimbi, e grazie perché ancora una volta mi hai dimostrato quanta sete e fame di amore, di verità di bene c’è in ognuno di noi anche in chi “sembra” piu’ “ispessito” dalla vita.
(n.d.r. i nomi utilizzati sono di fantasia)

Simona Pagani


Foto: Eugene Smith

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