Maurizio Favaretto ha perso la vista 6 anni fa. Ma continua a pedalare

Publié le 06-10-2021

de Chiara Vitali

Un tandem, due persone, quattro gambe: per Maurizio Favaretto, la corsa verso una nuova passione è iniziata così. Sei anni fa ha perso completamente la vista a causa di alcune patologie pregresse. Ex calciatore e allenatore, da sempre appassionato anche di ciclismo, nel 2019 ha potuto stringere la mano ad uno dei suoi idoli, Franco Balmamion, ultima maglia rosa torinese. E lì è nata per Maurizio la voglia di mettersi in sella, che è stata ascoltata e accolta dal suo educatore Angelo Bazzana, della Residenza di Tina, Rsa e residenza di assistenza flessibile per persone con disabilità.

La coppia ha programmato allenamenti regolari  fino ad un primo traguardo: compiere i 100 chilometri tra Tina, in provincia di Torino, e Arona, in provincia di Novara.
Un percorso in cui lo sport è anche terapeutico: diviene mezzo di realizzazione per la persona, che va oltre i suoi limiti fisici e psicologici. E non solo: l’esperienza di Maurizio e Angelo può essere di ispirazione per le strutture Rsa o Ref che vogliono essere luoghi di valorizzazione di talenti e desideri.

"Tandem" è il nome che Maurizio e Angelo hanno dato al progetto, che continua: il 16 settembre la coppia è arrivata fino alla Basilica di Superga, simbolo di Torino che svetta sulla città. Lì, a 600 metri di altezza, il "Tandem" ha stretto un gemellaggio con il Sermig, che dal 2 agosto ha in gestione la basilica. Un'amicizia che continua: oggi sono venuti a Superga per raccontare la loro storia all'arrivo della corsa ciclistica Milano-Torino: sotto la linea d'arrivo dei campioni più forti del mondo c'è stato spazio per riflettere sulle buone notizie, raccontate dai giovani "Reporter di Buone Notizie" del Sermig.


Chiara Vitali

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