TORINO: giovani insieme

Publié le 20-09-2011

de chiara

di Chiara Bruseghin - L’Arsenale accoglie. È proprio vero. L’ho provato nuovamente sulla mia pelle qualche settimana fa, quando ho partecipato ad uno dei tanti campi che ogni estate lo riempiono di giovani. È stata una settimana faticosa, in cui lavoro e riflessione si sono più volte intrecciati. Ma forse è proprio questa la ricetta giusta: il lavoro gratuito per gli altri, i laboratori su temi importanti anche se a volte difficili, le serate accompagnate sempre da un invito alla riflessione. Tante proposte diverse, a volte impegnative, a volte solo di sfogo, come le partite di calcio o rugby nelle pause dal lavoro, eppure tutte vengono accolte dai giovani con entusiasmo. All’Arsenale si può proprio vedere l’altra faccia dell’adolescente di oggi, quella che i giornali e le televisioni non mostrano né pubblicizzano; quella in cui i giovani riescono a divertirsi non sballando, ma semplicemente vivendo, lavorando, dialogando insieme a coetanei, con un obiettivo comune. Che va dal preparare un semplice cartellone fino allo sconfiggere la fame nel mondo. Può sembrare strano, ma sono tanti i ragazzi, anche giovanissimi, che regalano una settimana delle loro vacanze al Sermig. Forse perché all’Arsenale si sentono a casa, accolti in silenzio ma con il cuore; forse perché è un luogo in cui scorrono tutte le idee, i sogni, i dubbi di ragazzi come loro. Chissà. Ognuno ha la propria risposta.

 

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